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Riparte dalla Francia l'allarme sulla possibilità che alcune armi fornite all'Ucraina finiscano sul mercato nero. E dunque sulla necessità di un sistema di tracciamento che segua ogni singola consegna, anche per le munizioni e le armi leggere. Il valore complessivo delle armi consegnate dall’inizio della guerra in Ucraina è di circa 10 miliardi di dollari.
Le Monde ha ricordato che con la proliferazione delle spedizioni di equipaggiamenti militari e di armi verso Kiev, in diversi Paesi alleati è cresciuta la preoccupazione per la loro possibile diffusione al di fuori dell'Ucraina con l'intervento di gruppi criminali. E ha fatto sapere che questo rischio è oggetto di crescente attenzione, a Parigi, ai vertici dell'esecutivo. «Questo è uno dei punti su cui ci stiamo confrontando con gli inglesi, gli americani e a livello europeo», ha affermato su Le Monde un alto funzionario francese, secondo il quale è diventato necessario migliorare «la tracciabilità» delle armi consegnate. Per le armi “pesanti”, come carri armati, lanciarazzi e cannoni, questa tracciabilità sembra più facile da realizzare, con l'aiuto dell'intelligence e dell'osservazione satellitare. Problemi più seri si pongono invece per le munizioni e le armi leggere che possono sfuggire facilmente tra le maglie del tracciamento.
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L'ultimo a richiamare ufficialmente l'attenzione su questo problema è stato Jürgen Stock, il segretario generale dell'Interpol, che ha avvertito: «Le armi inviate in Ucraina dopo l'invasione della Russia a febbraio possono finire nell'economia nascosta e nelle mani dei criminali».
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Ma anche Europol ha fatto sapere che sta lavorando «a stretto contatto con i funzionari ucraini per mitigare la minaccia del traffico di armi nell'Unione europea. Abbiamo piena fiducia in loro mentre implementano nuove misure per monitorare e tracciare queste armi da fuoco. Europol ha beneficiato di ottime relazioni con l'Ucraina da quando il nostro accordo operativo è stato firmato nel 2017. Continuiamo a essere in stretto contatto man mano che la situazione sul campo in Ucraina cambia, e per questo siamo grati ai nostri colleghi ucraini. Continuano a seguire le tracce e a cooperare su casi di interesse per la sicurezza interna dell'Ue, nonostante subiscano l'aggressione militare russa. Una potenziale minaccia osservata in passato nelle zone di guerra è che le armi da fuoco possono cadere nelle mani sbagliate - evidenziano ancora dall'Agenzia della Ue - Per quanto riguarda la guerra in Ucraina, Europol ha avvertito che la proliferazione di armi da fuoco ed esplosivi potrebbe portare a un aumento del traffico di armi da fuoco e munizioni nell'Ue attraverso rotte di contrabbando consolidate o piattaforme online. Questa minaccia potrebbe anche essere maggiore una volta terminato il conflitto».
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Il Messaggero