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Il prezzo pagato per la guerra in Ucraina dal 331° reggimento dei paracadutisti di Kostroma, in Russia, è stato altissimo: almeno 92 morti. Emerge da un’indagine di Newsnight della Bbc. Un video scoperto su V’Kontakte - l’equivalente russo di Facebook - mostra le tombe dei soldati in un cimitero nella città a nord-est di Mosca. Il numero delle vittime però potrebbe essere molto più alto: diversi soldati sono stati dichiarati dispersi. Sergey Sitnikov, governatore di Kostroma, nominato dal Cremlino, ha mostrato il suo sostegno al reggimento con visite negli ospedali, nelle caserme e anche al fronte, il tutto in diretta tv.
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«Dobbiamo aiutare questi ragazzi», ha detto durante uno degli incontri, portando con sé droni, viveri e medicinali. Il governatore Sitnikov è stato nominato da Vladimir Putin, ma la sua onestà nel raccontare le mancanze al fronte lo differenzia profondamente dallo Zar. Quando la tv locale ha ripreso i paracadutisti, sei mesi fa, ha riportato loro anche le parole del governatore Sitnikov: «Vi auguro buona salute, successo, il completamento di tutti i compiti. E spero che riusciate a tornare a casa vivi».
Il reggimento dei paracadutisti è stato un fiore all’occhiello dell’esercito russo: è composto da 1.500-1.700 soldati. Quando è stato inviato per la prima volta in Ucraina, nel febbraio 2022, ha schierato 1.000-1.200 uomini. Dopo le pesanti perdite nel tentativo fallito di raggiungere Kiev, l’estate scorsa, il reggimento è stato ritirato e ricostruito nella città di Belgorod. Poi è stato spostato verso i principali punti critici: Izyum, Kherson, nel Donbass.
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Il Messaggero