I ventiquattro marinai ucraini «sono tutelati dai trattati sui diritti umani e saranno processati secondo le leggi russe russe, perché sono entrati in acque russe...
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«I MARINAI STANNO BENE»
Sia il presidente in esercizio dell'Osce Enzo Moavero Milanesi sia l'alto rappresentante Ue Federica Mogherini hanno chiesto alla Russia di rilasciare le navi e i marinai «senza ulteriore indugio e di garantire il passaggio libero allo stretto di Kerch». Ma il ministro russo ribadisce oggi che i marinai sono sotto arresto per aver violato le leggi di Mosca e del diritto internazionale.«La loro salute non è a rischio», assicura Lavrov, sottolineando che saranno processati nei tempi di legge per «la violazione della legislazione russa e internazionale: sono entrati illegalmente nelle acque territoriali e questo è un crimine considerato tale in ogni Paese», conclude il ministro.
« POLITICA RUSSOFOBA»
Quanto alle sanzioni contro Mosca, rimarca Lavrov, sono dannose anche per coloro che le hanno imposte. Tali provvedimenti restrittivi sono «una spirale» che non aiuta il dialogo e per questo Mosca deve difendersi. Attualmente l'Ue, accusa il ministro, è sotto un'influenza anti-russa e mette in atto una «politica russofoba». «Cercheremo di ridurre l'impatto di questo strumento», ha dichiarato in riferimento alle sanzioni. Secondo Lavrov, le accuse di violazione dei trattati e di ingerenza negli affari interni non sono peraltro «mai state provate nei fatti». «E la stessa cosa è avvenuta nel caso Skripal», ha dichiarato. E anche l'arresto di Meng Wanzhou, direttrice finanziaria di Huawei e figlia del fondatore del gruppo cinese di tlc, «è ancora una volta un fenomeno della linea dell'applicazione extraterritoriale delle leggi nazionali. In Canada si è agito in questo modo ed è una cosa inaccettabile». «È un atteggiamento di grande arroganza e da superpotenza, che nessuno accetta e che viene condannato anche dagli alleati degli Stati Uniti. Bisogna porre fine a tutto questo». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero