«Campi di concentramento e sterilizzazione per gli oppositori della lettera Z»: la minaccia choc sulla tv russa

Karen Shakhnazarov, regista e fervente sostenitore di Putin, ha chiesto «nessuna pietà» per i nemici della Russia

«Campi di concentramento e sterilizzazione per gli oppositori della lettera Z»: la minaccia choc sulla tv russa
«Campi di concentramento, rieducazione e sterilizzazione per gli oppositori della lettera Z». È la "minaccia" lanciata sulla tv russa...

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«Campi di concentramento, rieducazione e sterilizzazione per gli oppositori della lettera Z». È la "minaccia" lanciata sulla tv russa da Karen Shakhnazarov, regista e fervente sostenitore di Putin, che in un acceso dibattito sull'emittente statale Russia 1 ha chiesto «nessuna pietà» per i nemici della cosiddetta operazione speciale in Ucraina. Nel corso della sua trasmissione, Shakhnazarov ha detto: «Gli oppositori devono capire che se contano sulla misericordia, no, non ci sarà pietà per loro».

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La minaccia choc sulla tv russa

Il regista filo-Putin è a capo dello studio cinematografico Mosfilm, sostenuto dallo Stato, e del canale televisivo statale Russia 1. Shakhnazarov ha affermato: «La situazione è diventata molto seria. E questo può significare solo campi di concentramento, rieducazione e sterilizzazione». Successivamente ha spiegato che questi suoi commenti sono stati estrapolati dal contesto, ma non ha chiarito quale fosse la reale intenzione dietro le sue parole.

 

Le parole di Putin contro gli oppositori

Il regista segue la linea dettata da Putin in un'intervista di alcune settimane fa. Il presidente russo, infatti, parlando degli oppositori disse: «Il popolo russo sarà sempre in grado di distinguere i veri patrioti dalla feccia e dai traditori e semplicemente li sputerà fuori come un moscerino che gli è volato accidentalmente in bocca. Li sputerà sul marciapiede». Lo zar, senza mezze misure, dichiarò: «Sono convinto che una tale naturale e necessaria auto-purificazione della società non farà che rafforzare il nostro Paese, la nostra solidarietà, coesione e disponibilità a rispondere a qualsiasi sfida».

 

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Il Messaggero