Kamren Jones aveva 11 anni e una sola “colpa”: essere andato ad abitare con la sua famiglia in una casa maledetta del Texas, dove in precedenza diversi criminali si...
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I malviventi non hanno guardato in faccia nessuno: sono entrati sparando all’impazzata con un fucile semiautomatico nella stanza dove Kamren dormiva con i fratellini che, fortunatamente, non sono stati colpiti dalla scarica di proiettili. A parte lo spavento, non hanno riportato nemmeno un graffio. Kamren, invece, non si è mai più risvegliato da quella notte d'inferno. «È una tragedia insensata - ha commentato lo sceriffo Ed Gonzales - Questi codardi sono entrati di notte e hanno sparato in una casa dove c’erano diversi bambini. Potevano fare una strage. Faremo tutto il possibile per rendere giustizia a questo bimbo che ha perso la vita in modo così tragico».
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Ciò che appare più insensato in questa vicenda è che né Kamren né la sua famiglia avevano legami con quella banda criminale. La famiglia Jones si era trasferito in quell’appartamento da qualche mese e non aveva niente a che fare con gli affari loschi di chi ci abitava in precedenza. «In passato quella casa era stata più volte segnalata per attività criminali - ha detto Gonzales - L’obiettivo della sparatoria dovevano essere le persone che ci abitavano in precedenza». Al momento non è stato effettuato alcun arresto. Alcuni amici hanno aperto una pagina su GoFundMe per aiutare la famiglia Jones a pagare le spese per il funerale di Kamren. «Qualcuno mi svegli da questo incubo - ha scritto Nina Taylor, zia del piccolo Kamren - Mi manchi davvero tanto. Sei andato via troppo presto». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero