Stupri in piscina, arrestato istruttore di nuoto a Sydney: «Bambine violentate più volte»

Stupri in piscina, arrestato istruttore di nuoto a Sydney: «Bambine violentate più volte»
Un istruttore di nuoto, di 20 anni, è stato arrestato a Sydney con l'accusa di aver stuprato due bambine, di sette e sei anni, che frequentavano la piscina in...

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Un istruttore di nuoto, di 20 anni, è stato arrestato a Sydney con l'accusa di aver stuprato due bambine, di sette e sei anni, che frequentavano la piscina in cui lavorava. Lui nega ogni accusa, ma su di lui pendono i sospetti di almeno una trentina di casi di molestie più o meno pesanti.






Il caso di Kyle James Henk Daniels, di Sydney, ha sconvolto l'Australia. Come riporta il Daily Mail il ventenne istruttore di nuoto è stato arrestato lo scorso 12 marzo con l'accusa di aver commesso violenza sessuale di vario genere ai danni di diverse bambine, di età compresa tra i cinque e i dieci anni, che erano sue allieve. I fatti sarebbero accaduti tra l'inizio del 2018 e la fine dello scorso febbraio.

Il pubblico ministero ha già raccolto tutte le accuse a carico di Kyle Daniels, accusato di aver compiuto molestie sessuali, anche in più di un'occasione, ai danni di diverse bambine a cui insegnava a nuotare. In un paio di casi, però, ci sarebbe stata una vera e propria violenza sessuale. La prima denuncia a carico dell'uomo era giunta nell'agosto dell'anno scorso ed era stata presentata dai genitori di una bimba, ma non aveva portato all'arresto del giovane per un vizio di forma.

Kyle Daniels, 20 anni, è stato arrestato e rilasciato su cauzione, pari a 100mila dollari australiani (circa 63mila euro). In attesa della prossima udienza, fissata a maggio, il giovane dovrà presentarsi quotidianamente in commissariato per l'obbligo di firma, non può entrare in nessuna piscina e si è visto revocare il passaporto. Intanto, l'ente che gestisce la piscina dove fino a poche settimane fa lavorava il ventenne ha deciso nuove regole: «Assumeremo dei supervisori che vigileranno costantemente sui nostri istruttori durante le lezioni, la sicurezza dei bambini è la nostra priorità e non possiamo permettere che accadano fatti del genere nelle nostre strutture». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero