«Una sfida»: così Miuccia Prada descrive l'arrivo come co-direttore creativo dello stilista belga Raf Simons, che disegnerà con lei le linee Prada....
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«Ô la prima volta nella storia della moda - ha detto il presidente e ad di Prada Patrizio Bertelli, introducendo i due co-direttori creativi - che due stilisti esperti, con un successo reciproco, lavoreranno insieme: il gruppo Prada si dimostra anticipatore di un cambiamento globale». «Non sappiamo dove stiamo andando ma è positivo rafforzare l'aspetto creativo - ha sottolineato Miuccia - ci piacciamo e rispettiamo, vediamo se andremo da qualche parte». Miuccia Prada e Patrizio Bertelli scelsero Simons già nel 2005, per la direzione creativa della griffe Jil Sander, quando ancora il brand era di proprietà del Gruppo Prada.
«Il nostro rapporto è iniziato nel 2005 - ha ricordato infatti Simons, ex direttore creativo non solo di Jil Sander, ma anche di Dior e Calvin Klein - abbiamo sempre avuto un buon rapporto e dialogo su moda, politica e contenuti. Poi Bertelli mi ha avvicinato dopo la mia uscita da Calvin Klein, ci parliamo da un anno e abbiamo molto discusso di questo possibile futuro, con un dialogo molto ampio sulla creatività. Io metto in discussione il sistema moda e questo mi ha portato a dialogare in modo aperto con tanti stilisti che mettono a loro volta in discussione la loro posizione all'interno di un sistema in evoluzione». Il punto, per Simons, classe 1968, è vedere come «rivalutare la creatività che è il cuore della moda, tutto è partito da una riflessione su come evolvere questo rapporto». «Molti creativi si sentono in difficoltà, hanno l'impressione che la moda vada sempre più in una direzione che esclude la creatività, è un atteggiamento che io e Miuccia - ha sottolineato ancora - non condividiamo e pensiamo che questa collaborazione possa contribuire a riposizionare il ruolo del business».
L'arrivo di Simons, il cui contratto in Prada parte ufficialmente dal 2 aprile e per quanto comunicato non ha scadenza, non è legato a un'eventuale successione: «Assolutamente no - ha risposto Miuccia a chi glielo ha chiesto - mi piace lavorare e sono pronta a farlo ancora di più». «Abbiamo espresso diverse volte il desiderio di lavorare insieme, ora siamo arrivati a dire - ha aggiunto Simons - 'facciamolo!».
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Il Messaggero