Sanremo 2020, donne contro il Festival: nasce l'hashtag #iononguardoSanremo

Sanremo 2020, donne contro il Festival: nasce l'hashtag #iononguardoSanremo
Sotto lo slogan di #iononguardosanremo inizia il boicottaggio a cambiare canale e non vedere il festival della canzone italiana da parte del mondo femminile. Una presa di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Sotto lo slogan di #iononguardosanremo inizia il boicottaggio a cambiare canale e non vedere il festival della canzone italiana da parte del mondo femminile. Una presa di posizione mai vista prima. L'iniziativa si sta allargando a macchia d'olio, rimbalzando da una chat all'altra, da un'associazione femminile all'altra, da Aosta fino alla Sicilia, su iniziativa di due realtà: Il Coordinamento Donne e il sindacato Cisl. E' chiaro che lo choc provocato dal testo violentissimo di esaltazione agli stupri e al femminicidio da parte del rapper Junior Cally e, successivamente la reazione pasticciata da parte della Rai per il ruolo svolto da Amadeus che evidentemente non vigilato troppo sui testi in gara, non accenna a diminuire.


Junior Cally si scusa: «Violenza sulle donne insopportabile». Amadeus: «Apprezzo le sue parole»
 

«Le dichiarazioni dei giorni scorse rese dal conduttore Amadeus e l’ammissione alla kermesse di un trapper che inneggia alla violenza sulle donne sono fatti 
inaccettabili e su cui, in prima battura la Rai, dovrebbe intervenire con massima decisione. Se non sarà così - si legge in un comunicato – noi donne ci faremo sentire anche attraverso la commissione di vigilanza. Intanto, pur nel rispetto delle scelte individuali, la Cisl Fvg invita ad esprimere il proprio dissenso, racchiuso nell’hashtag  #iononguardoSanremo»

«Il servizio pubblico offerto dalla Rai – non  può permettersi di venire meno alla sua storica funzione educativa, in questi giorni odiosamente tradita.  Possiamo anche credere alla buona fede del conduttore, ma certamente affermazioni come quelle  pronunciate sul ruolo da retrovia delle donne non possono passare sotto traccia né possiamo fare finta che  nulla sia accaduto: è stato veicolato un messaggio gravissimo che mina non solo la dignità delle donne, ma di  tutta la collettività ed azzera le battaglie per l’emancipazione combattute negli ultimi decenni».


  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero