Alla scoperta del potere occulto femminile nella Roma dell'età pre-imperiale. Un libro appena pubblicato intitolato Guida e Curiosità ai luogi insoliti di Roma,...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Da allora però sul significato di questa fonte e sulla rispettiva divinità che presiedeva al corso dell'anno o, più propriamente, al perpetuo rinnovarsi dell'anno, è sceso di nuovo il silenzio. Nei pressi della fonte a lei intitolata sono stati ritrovati diversi oggetti che servivano a riti che fanno pensare sia alla magia nera che alla magia bianca, tanto era ritenuta infallibile Anna Perenna.
Compreso una ventina di bambole per riti vodoo, o qualcosa di simile, tutte preparate meticolosamente per scagliare il malocchio contro il marito fedifrago o lo schiavo infedele. Durante l'epoca romana le pratiche magiche erano così diffuse a Roma dovette intervenire Silla con la Lex Cornelia Sullae de sicariis et veneficis (sugli assassini e avvelnatori). A riscoprire la dea Anna Perenna e riportarla nel circuito turistico è una coppia di giornalisti, Alessandra Spinelli e Pietro Santonastaso, con un libro.
Naturalmente chi vuole ancora bere l'acqua che sgorga dalla fonte della potentissima dea può trovarla tra via Filippo Civinini e Via Archimede, in pieno quartiere Parioli. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero