«Non ci sono donne, toglietemi dalla lista dei relatori», e il ministro Provenzano non partecipa al convegno

C'è chi dice no. No, perchè non è possibile che non ci siano donne in grado di partecipare a un convegno sul ruolo delle città intermedia e la loro...

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C'è chi dice no. No, perchè non è possibile che non ci siano donne in grado di partecipare a un convegno sul ruolo delle città intermedia e la loro ripartenza dopo la pandemia. No, perchè «non si tratta di uno squilibrio ma di una rimozione di genere». No, perchè le cose si cambiano anche con i gesti simbolici e con le scelte di stare dalla parte dei diritti e della parità di genere.

Così il ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano ha deciso di non partecipare a una tavolo rotonda a distanza, organizzata dall'associazione Mecenate 90, che si deve tenere in diretta facebook e su Radio radicale il prossimo 9 giugno, perchè la lunga lista di relatori e politici era tutta declinata al maschile. «Mi scuso con gli organizzatori ma la parità di genere va praticata anche così», dice il ministro che aggiunge: «Chiedo di togliere il mio nome alla lunga lista. Spero in un prossimo confronto. Non dimezzato, però».

 


Il ministro ha poi twittato la sua decisione, ottenendo una marea di complimenti. 
Una decisione che sembra essere una scelta di vita. Nel suo ministero, infatti, su quattro ruoli apicali, Capo ufficio stampa, Capo legislativo, Capo di gabinetto sono stati tutti affidati a donne mentre c'è un uomo a capo della segreteria. Felicissima la sua ufficio stampa, che esce anche un po' dal suo ruolo istituzionale: «Ha fatto una cosa che mi rende orgogliosa. Una cosa semplice ma importante: esprimere il proprio dissenso per la mancanza di donne in un evento culturale e renderlo pubblico». Provenzano ha una compagna, un bambino e una bambina, Giovanni e Caterina. «E' anche un ottimo padre, sempre presente». Nei fatti si trova l'essenza dei valori.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero