E' sicuramente una dimensione che fa riflettere. Su 22 arresti per camorra eseguiti a Napoli ben 7 riguardano donne. Le misure cautelari eseguite dai carabinieri di Napoli...
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Camorra, il regalo del boss: un neonato per l'uomo del clan
La prima fonte di guadagno, del clan sembra essere il commercio al minuto di cocaina e hashish, principalmente in via dei Tribunali, a casa di Antonio Napoletano detto 'Nannone'. A gestire i traffici era il fratello Marco e la sorella Alessia. Enza Grossi, madre di Napoletano, Rita Carrano, Raffaella Criscuolo e Azzurra Venza controllavano invece il traffico degli acquirenti che chiedevano gli stupefacenti oltre a nascondere le dosi quando era necessario. Altra fonte di guadagno erano le richieste di 'pizzo' ai commercianti della zona dei Tribunali, prendendo di mira soprattutto le pizzerie. Dalle intercettazioni telefoniche e ambientali e' emerso che pagavano tutti, anche macellerie e tabaccai.
Gli incontri avvenivano nei vicoli del centro storico e chi non pagava riceveva minacce e ricatti. Dall'interno del carcere i messaggi arrivarono grazie alle parole pronunciate dai ras detenuti attraverso le donne: Raffaella Criscuolo, convivente di Daniele Napolitano, Carmela Matteo, moglie di Napolitano 'nannone', Anna Ingenito, madre di Pasquale detto Lino Sibillo e Vincenza Carrese, detta Nancy, moglie di Pasquale Sibillo
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Il Messaggero