«Tanti auguri», gridato in coro dal pubblico. È il grazie per il suo impegno dalle centinaia di persone che da due anni seguono Neri Marcorè e il suo...
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E tutti hanno dimenticato la fatica dei sei chilometri a piedi, metà in salita, dislivello di 460 metri, diceva il percorso (ma solo quando lo si fa a piedi si capisce cosa significa). Strada sterrata, il fiume che scorre accanto, la gente che sosta sotto l’ombra. Ma alla fine ecco l’altipiano, gli stand di “RisorgiMarche”, le magliette che aiutano i terremotati, una spianata di persone già posizionate davanti al palco da ore. Molti sono arrivati in bici. Tutt’intorno i Monti Sibillini e la bellezza del parco nazionale. Il concerto può partire, con Simone Cristicchi e gli GnuQuartet che nei giorni scorsi non avevano potuto cantare per problemi di pioggia.
Il festival “RisorgiMarche” è stato voluto da Neri Marcorè per fare conoscere le zone terremotate e portare di nuovo gente nei piccolo borghi medievali, che possono risollevarsi solo con la solidarietà e il turismo. I concerti, tutti gratuiti, sono sorprese nelle sorprese. Come le duemila farfalle che si solo levate dal bosco e sono andate verso il pubblico al concerto di Noa a Sefro, in provincia di Macerata. Tutti ancora ne parlano. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero