Variazione di bilancio da 9,5 milioni di euro per opere urgenti

Variazione di bilancio da 9,5 milioni di euro per opere urgenti
La ex sede della Banca d'Italia da acquistare entro febbraio; i lavori di Al Karama da affidare; demolizioni di opere abusive per cui impegnare i cofinanziamenti; un esproprio...

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La ex sede della Banca d'Italia da acquistare entro febbraio; i lavori di Al Karama da affidare; demolizioni di opere abusive per cui impegnare i cofinanziamenti; un esproprio da 3 milioni di euro da pagare entro marzo. Il commissario del Comune di Latina, Carmine Valente, con propria delibera con i poteri di giunta, effettua una variazione di bilancio per finanziare importi urgenti, per un totale da 9,5 milioni di euro. Tra i fondi che vengono utilizzati, anche il contributo destinato dal ministero dell'Interno per il 2022 a concorso della copertura dell'onere sostenuto da Comuni e Regioni per l'incremento delle indennità di funzione, da corrispondere a sindaci e amministratori locali, indennità che infatti nel corso dello scorso anno era stata incrementata. Ma il Comune di Latina risulta commissariato, e ha quindi utilizzato solo in parte questo contributo, confluito in avanzo vincolato: ma è da impegnare subito, entro il 16 febbraio, se lo si vuole utilizzare. E ci sono diversi dirigenti dell'amministrazione di piazza del Popolo che hanno segnalato impegni urgenti.

Tra i primi impegni, figura l'acquisto della ex sede della Banca d'Italia. Il dirigente segnala che il rogito notarile deve essere stipulato entro febbraio, visto che si paga già una rata annuale di 130mila euro alla Cassa depositi e prestiti per il mutuo acceso, nonché si continuano a pagare 160mila euro annui per gli uffici ancora al Pegasol: vanno quindi impegnati subito i 3.155.000 euro (il mutuo ottenuto) per l'acquisto dell'immobile. Nella medesima relazione, lo stesso dirigente pone anche la richiesta di un'altra somma urgente, un esproprio mai perfezionato. Decenni fa il Comune occupò aree in zona Campo Boario, vi realizzò sopra delle viabilità (le vie Tacito, Tiberio, Muzio Scevola e altre), ma non perfezionò la procedura, né la voltura al Catasto. Gli eredi dei proprietari hanno adito le vie legali presso il Tribunale civile, arrivando poi nel 2022 a un'ipotesi di risoluzione bonaria per 2.550.000 euro. Venti giorni fa hanno mandato la diffida al Comune: l'atto va stipulato entro il 22 marzo. Per quella data, occorrono 3 milioni di euro (indennità di esproprio, più spese e onorari).

C'è poi il nuovo campo di Al Karama. Due le questioni. La prima è la costruzione del nuovo sito, la seconda è la definizione di utenze e volture con la Regione. Per la prima, evidenziata nella relazione dei dirigenti del 26 gennaio, i capitoli di uscita sono due, con gli iter in corso: la riqualificazione del campo, per 670mila euro (di contributo statale), e la gara per l'acquisto dei moduli abitativi, da 622mila euro. L'ultimo capitolo è quello delle demolizioni di opere abusive, cofinanziate dal ministero delle Infrastrutture. Due distinti finanziamenti, con interventi da concludere rispettivamente entro settembre e entro dicembre, per un costo pari rispettivamente a 604.506 euro (di cui 320mila euro del Comune) e 302.903 euro (di cui 239mila euro di fondi di piazza del Popolo).
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Il Messaggero