Una raccolta di sangue straordinaria, programmata presso la sede Siae e poi spostata nei pressi di una palestra, a Terracina. A organizzarla l'Associazione Ads Lazio che...
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La stessa azienda sanitaria si è rivolta alle forze dell'ordine affinché si possa chiarire meglio come si sta svolgendo la raccolta.
Non si è fatta attendere la replica dell'associazione «titolare dell’accreditamento regionale e firmataria di apposita convenzione con l’Ospedale Sandro Pertini - si legge in una nota - debitamente autorizzata alla raccolta dal Direttore del Servizio Trasfusionale dello stesso Ospedale Sandro Pertini, unico soggetto competente ad assentire l’attività di raccolta in base alla normativa nazionale e regionale in materia».
Nella stessa lettera si fa riferimento a «pressioni che l’Associazione aveva ricevuto nei giorni scorsi da parte di soggetti pubblici e privati non aventi alcuna competenza al riguardo» dopo le quali Ads «ha comunicato anche al Centro Regionale Sangue che avrebbe effettuato la raccolta nella giornata del 2 settembre 2020 e il Presidente – ancorché, come detto, non fosse necessario – si è espresso favorevolmente sulla raccolta, in nome del condiviso obiettivo di assicurare la maggiore raccolta di sangue, oltremodo necessaria in una Regione come il Lazio che non raggiunge l’autosufficienza e tanto più in un periodo storico di emergenza epidemiologica come quello attuale. A ogni modo, i controlli delle Forze dell’Ordine che sono sempre ben accetti e doverosi, ma che hanno interrotto e limitato la raccolta, hanno appurato la legittimità dell’operato dell’Associazione, tanto è vero che, al termine dei controlli, le operazioni di raccolta sono state riavviate; circostanza che avrebbe dovuto essere riferita».
Vedi anche > Coronavirus, anche al "Goretti" la terapia con il plasma dei pazienti guariti Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero