"Giocare in corsia", i volontari Lilt di Latina al corso di formazione a Treviso

I volontari al corso di formazione
Si chiama "Giocare in corsia" e ha l'obiettivo di portare il gioco nei reparti di pediatria, come strumento utile per rendere meno estraneo e difficile...

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Si chiama "Giocare in corsia" e ha l'obiettivo di portare il gioco nei reparti di pediatria, come strumento utile per rendere meno estraneo e difficile l’ambiente ospedaliero ai giovanissimi pazienti. Il progetto della Lilt, Lega italiana tumori, è nato nel 1994 nel reparto di pediatria dell’ospedale “Ca’ Foncello” di Treviso ed è stato "esportato" anche a Latina con il gemellaggio delle sezioni Lilt  il 13 novembre 2017. 

All'ospedale  “Santa Maria Goretti” si svolgono attività di gioco, lettura di fiabe e clown, per avvicinarsi al mondo dei piccoli pazienti e dar loro la possibilità di essere bambini anche in ambiente ospedaliero.

I volontari del progetto sono persone variegate per età e professione, che intraprendono un percorso formativo per svolgere la loro attività di volontariato in corsia. «La finalità è di far vivere ai bambini il fondamentale momento di gioco, creando un clima di condivisione e di complicità, perché il gioco è da sempre un’opportunità di svago, di divertimento, di costruzione, d’ideazione, di relazione e d' incontro» - si legge in una nota.

Proprio in questi giorni è terminato presso la sezione di Treviso, il corso clown  “Il Corpo e la Musica”, per formare i volontari sempre con l'obiettivo di  offrire ai più piccoli un momento di sollievo, in un ambiente “a misura di bambino”, fatto di spazi colorati e di svago, e far avere loro una continuità con la loro vita precedente all’ospedalizzazione.

Hanno preso parte alla visita nel reparto di Pediatria trevigiano ed alla formazione i "gemelli" di Latina: Carolina, Claudia, Ilda, Michela, Davide e Roberto.

Ad oggi  il centro di Treviso vanta circa 150 volontari che svolgono la loro attività nel solo territorio trevigiano. Questa realtà ha dato vita ad un progetto di scambio e formazione per volontari in prima linea nell’oncologia pediatrica di Kiev, proseguito per 10 anni prima dello scoppio della pandemia. I tanti volontari ucraini che da sempre donano il loro amore ed il loro impegno verso i bambini più deboli, regalano i loro sorrisi ed il loro supporto, anche in questo terribile periodo di guerra. 

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Il Messaggero