Lazio Pride, la sindaca di Latina ci ripensa: niente patrocinio all'evento

Il dietrofront dopo aver accolto l'invito lanciato da Tiziano Ferro

La sindaca di Latina Matilde Celentano
La sindaca di Latina Matilde Celentano fa marcia indietro rispetto all'annuncio – a sorpresa – di tre giorni fa di voler patrocinare il Lazio Pride in programma...

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La sindaca di Latina Matilde Celentano fa marcia indietro rispetto all'annuncio – a sorpresa – di tre giorni fa di voler patrocinare il Lazio Pride in programma proprio a Latina l'8 luglio, come richiesto dal cantante Tiziano Ferro dopo il concerto allo stadio Olimpico. La manifestazione, quindi, non avrà il patrocinio della città.

Sì al Lazio Pride, prime grane per la Celentano

Celentano parla di «strumentalizzazioni rispetto all'apertura dimostrata nel voler iniziare un dialogo con le associazioni». Ce l'ha soprattutto con gli organizzatori del Lazio Pride, che avevano chiesto alla sindaca più “coraggio” nel battersi affinchè venga cambiata la legge che non consente alle coppie omogenitoriale di registrare i propri figli. «Le leggi ingiuste non vanno assecondate ma cambiate», hanno detto gli organizzatori del Lazio Pride.

Una posizione che ha indispettito la sindaca: «Non è possibile condividere l’impianto centrale del documento redatto dagli organizzatori del Pride, prima fra tutte la pratica della maternità surrogata, in netto contrasto con la legislazione vigente, con le coscienze di gran parte delle persone e, in particolare, delle donne più fragili. Io sono e vorrò essere il Sindaco di tutti ed è, quindi, mio preciso dovere rispettare le leggi dello Stato», ha scritto Matilde Celentano.

«Credevo che la disponibilità mostrata nel rispondere ad un artista di fama mondiale come il nostro concittadino Tiziano Ferro, costituisse un’apertura importante e inaugurasse un sereno e rinnovato dialogo. Al contrario, per tutta risposta, ho dovuto prendere atto degli attacchi verso la mia persona e verso la carica che ricopro, chiedendomi di violare la legge, da parte degli organizzatori. Posizione, peraltro, condivisa da una parte delle opposizioni. Lo stesso triste copione che ha costretto il Presidente Rocca a ritirare il patrocinio, inizialmente concesso al Lazio Pride, e che quindi mi costringe a non concedere il patrocinio».

Secondo la sindaca, «gli organizzatori di questa manifestazione sembrano essere più interessati alle strumentalizzazioni politiche, alla visibilità e al risalto mediatico, con buona pace della tutela contro le discriminazioni, snaturando così il senso profondo di queste manifestazioni».

«Per il profondo rispetto che nutro nei riguardi delle persone, di tutte le persone, delle Istituzioni e della carica che ricopro, non posso e non sono disposta a derogare a principi e valori inscritti nella mia coscienza ed a essere strumentalizzata per fini meramente politici ed interessi di parte», conclude Celentano.

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Il Messaggero