Invalidità civile, in Tribunale si sbloccano oltre quattrocento cause

Invalidità civile, in Tribunale si sbloccano oltre quattrocento cause
Dopo oltre tre mesi di stallo totale dovuto al Coronavirus a Latina...

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Dopo oltre tre mesi di stallo totale dovuto al Coronavirus a Latina qualcosa nella macchina giudiziaria si muove almeno nella sezione lavoro. Ieri mattina infatti il commissario straordinario dell'Ordine degli avvocati Giacomo Mignano e il presidente del Palazzo di giustizia Caterina Chiaravalloti hanno raggiunto un accordo per sbloccare le pratiche relative alle richieste di riconoscimento dell'invalidità civile. Si tratta di circa 470 cause giacenti presso gli uffici di via Fabio Filzi che nel giro di due giorni potranno essere riaperte e risolte saltando le udienze e facendo andare avanti gli accertamenti tecnici preventivi. Quando una richiesta di invalidità civile non viene accolta l'interessato può avviare un'azione giudiziaria presso la sezione lavoro e in questo caso il giudice incaricato nomina un medico quale consulente tecnico affinché effettui un Accertamento Tecnico Preventivo che consiste in una visita medico legale e nell'esame della documentazione sanitaria. Solitamente tali passaggi vengono compiuti in una serie di udienze che però, in tempo di Covid, sono ovviamente sospese. La soluzione individuata consiste nel consentire ai consulenti tecnici di ritirare la documentazione presso gli uffici della sezione lavoro, di esaminarli e di depositare poi la propria relazione sul caso valutando quindi i requisiti di colui che ha presentato la richiesta, il tutto senza passare attraverso le udienze visto che non si stanno celebrando. Con questo sistema potranno essere sbloccate circa 470 pratiche che sono ferme e che vanno ad appesantire il carico di fascicoli pendenti negli uffici di via Filzi. In questo modo spiega Giacomo Mignano all'uscita dal Tribunale dopo l'incontro con il presidente Chiaravalloti rimettiamo in moto una piccola parte dei procedimenti facendo andare avanti gli accertamenti tecnici preventivi da parte dei medici legali che una volta concluso il proprio lavoro possono depositare le proprie relazioni che il giudice potrà poi leggere. Un iter che può essere compiuto conclude senza bisogno di tenere udienze che a oggi non sono ancora consentite. Un piccolo passo avanti nella situazione di totale paralisi nella quale versa la giustizia.

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Il Messaggero