Coronavirus Lazio, la "zona rossa" di Fondi è un colabrodo

Coronavirus Lazio, la "zona rossa" di Fondi è un colabrodo
E' caos a Fondi, uno dei cluster più preoccupanti nel Lazio con un'enorme diffusione del Coronavirus rispetto alla popolazione. La cittadina, a 80 km a Sud di...

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E' caos a Fondi, uno dei cluster più preoccupanti nel Lazio con un'enorme diffusione del Coronavirus rispetto alla popolazione. La cittadina, a 80 km a Sud di Latina, era stata circoscritta come zona rossa, adottando misure simili a quelle prese a Codogno: divieto di ingresso e uscita, stop alle fermate del treno. Ma ora è diventata una zona rossa soltanto a metà: dopo l'emanazione dell'ultimo Dpcm del 22 marzo si fatica non poco a capire quali siano le regole da seguire.


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Fondi zona rossa? La Regione Lazio: «Da oggi stesse regole in tutta Italia»
 
Qualcosa, già nella giornata del 23, è cambiato nei controlli ai varchi. E così il vicesindaco, Beniamino Maschietto, si è rivolto alla regione chiedendo dei chiarimenti. La risposta ufficiale spiega che «la successione temporale del Dpcm del 22 marzo rispetto all'ordinanza della Regione Lazio consente di poter ritenere che la disciplina in ordine allo spostamento delle persone fisiche e alle attività economiche sia quella relativa al provvedimento nazionale».
In sostanza il decreto nazionale avrebbe superato l'ordinanza, più restrittiva, della Regione Lazio emessa il 19 marzo. Ora i cittadini possono spostarsi fuori comune, al pari di tutti gli altri sul territorio nazionale, per comprovate esigenze lavorative o sanitarie.
In pratica una commessa di un supermercato residente a Fondi può recarsi sul suo posto di lavoro in un'altra città e un piccolo imprenditore può spostarsi, così come un meccanico o chiunque rientri nelle categorie autorizzate a lavorare. Per questo motivo si registra un viavai che rende praticamente inutile il provvedimento preso dalla Regione per limitare i rischi dovuti all'altissimo numero di positivi al Coronavirus: 63 contagiati su 39.000 abitanti e centinaia di persone in isolamento.
Restano inoltre altri punti da chiarire: i trasporti pubblici soppressi dall'ordinanza regionale (testualmente si legge: «soppressione di tutte le fermate di mezzi pubblici compreso il trasporto ferroviario») saranno ripristinati? Fino a ieri nessun treno e nessun autobus Cotral fermava ancora a Fondi, anche se il limite dovrebbe essere caduto.

Il paradosso dunque è che da Fondi ci si sposta, ormai con una certa facilità, ma solo con mezzi privati. C'è infine il Mof, il più grande mercato ortofrutticolo in Italia. Qui resta valida la limitazione degli orari nell'accesso del pubblico, ma «le attività di produzione, approvvigionamento, lavorazione e logistica, pure svolte all'interno dell'area del Mof spiega la Regione - possono essere espletate anche al di fuori degli orari previsti nell'ordinanza, a condizione che vengano poste in essere tutte le misure preventive utili alla riduzione del contagio». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero