Affondamento del "Santa Lucia", il ricordo della Guardia Costiera a Ventotene e Ponza

L'ammiraglio Giovanni Pettorino con il sindaco di Ventotene, Gerardo Santomauro
C'era anche il  il Comandante generale del corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, l'ammiraglio  Giovanni Pettorino,  alla commemorazione...

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C'era anche il  il Comandante generale del corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, l'ammiraglio  Giovanni Pettorino,  alla commemorazione dell'affondamento del piroscafo Santa Lucia che si è svolta prima sull'isola di Ventotene e poi su quella di Ponza.


La nave postale "Santa Lucia" costituiva il collegamento delle isole ponziane con la terraferma. La nave era stata militarizzata, assumendo la livrea grigia ed il montaggio di un cannoncino a prua. Mantenne tali caratteristiche sino al giorno del suo affondamento pur svolgendo semplicemente un servizio passeggeri. Il piroscafo venne affondato in un'azione di guerra il 24 luglio 1943, con la perdita di 65 vite umane venendo probabilmente scambiato per un mezzo offensivo dagli aerei inglesi del 47° stormo della Royal Air Force, di stanza nei pressi di Tunisi, durante una missione di ricognizione armata.

Dopo la benedizione della corona dedicata ai caduti, depositata presso la stele commemorativa del piroscafo Santa Lucia, l'Ammiraglio ha voluto richiamare il valore dell'unità e della fratellanza, simboli peraltro dell'isola di Ventotene.

Successivamente, l'evento è proseguito in mare, sul luogo dell'affondamento, dove alcuni militari dell'arma dei Carabinieri del Gruppo Sommozzatori, si sono immersi per la deposizione di una corona sul relitto, in ricordo di tutti i caduti in quella circostanza.

La commemorazione si è conclusa  in serata  sull'isola di Ponza dove, dopo l'intervento del sindaco e di Mirella Romano in qualità di presidente dell'Associazione familiari vittime del Santa Lucia, è stato proiettato un "docufilm", patrocinato  fra gli altri dalla Presidenza del consiglio dei ministri e realizzato con l'ausilio dell'ufficio storico del comando generale del Corpo delle capitanerie di porto.


L'ammiraglio, a chiusura dell'evento, è intervenuto ripercorrendo la sua esperienza personale ed il proprio coinvolgimento emotivo legato a questa vicenda, spiegando che il nonno, fino a pochi mesi prima dell'affondamento dell'unità, prestava servizio proprio sul piroscafo Santa Lucia. Il Comandante Generale ha evidenziato, infine, l'importanza di trasmettere anche ai più giovani la memoria storica, affinché si possa trarre spunto dagli eventi accaduti, evitando di commettere i medesimi errori che, nel passato, hanno  determinato numerosi caduti e tanta sofferenza. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero