Tortellini senza maiale per San Petronio, è polemica. Federcuochi: «Non stravolgiamo le ricette tradizionali»

È polemica a Bologna su uno dei simboli della città: i tortellini. A scatenarla la scelta della Curia, in occasione della festa del patrono, di prepararne una...

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È polemica a Bologna su uno dei simboli della città: i tortellini. A scatenarla la scelta della Curia, in occasione della festa del patrono, di prepararne una variante - da affiancare a quelli tradizionali - con ripieno di pollo al posto del maiale per venire incontro a chi, anche per ragioni religiose, non avrebbe potuto gustarli. Per il centrodestra, da Matteo Salvini in giù, si tratta «di un'offesa alle nostre tradizioni». Secca - e con pochi precedenti - la replica della diocesi, guidata da Matteo Zuppi che sabato sarà ordinato cardinale a Roma: «Alcune polemiche e strumentalizzazioni non sono accettabili neanche in campagna elettorale». 


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No di Federcuochi. “La Federcuochi è la principale custode delle tradizioni enogastronomiche del nostro Paese, non può ammettere che vengano modificate le ricette tradizionali che rappresentano la cultura e la storia di un territorio. L'integrazione è importante e noi sposiamo in pieno le iniziative volte a favorire tale processo ma ci sono innumerevoli altri modi e possibilità, senza arrivare a stravolgere un piatto simbolo conosciuto e apprezzato in tutto il mondo”. E’ questo il commento di Rocco Pozzulo, presidente della Federazione Italiana Cuochi, alla proposta di festeggiare il santo patrono di Bologna con il tortellino al ripieno di pollo invece che di maiale. Sul tema è intervenuto anche lo chef televisivo, Alessandro Circiello. “Il tortellino di Bologna risale ad una pergamena del 1110 da una bolla di Papa Alessandro. Viene realizzato con una piccola parte di Mortadella Bologna IGP per tradizione, storia, cultura di quell’epoca. Farli con il pollo – sottolinea lo chef - è come fare un’altra ricetta. Ho cucinato per diverse personalità di tutto il mondo, da Rania di Giordania a Putin, allo sceicco Adel Abuljadayel, ma nessuno mi ha mai chiesto di stravolgere la cucina regionale Italiana che tutto il mondo ci invidia”.

 


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Sulla stessa linea anche Romano Prodi: «Le nostre sono tradizioni di libertà, ma se Salvini dice che con la libertà si offendono le tradizioni...». Quindi è arrivata la presa di posizione della Curia: «Alcune polemiche e strumentalizzazioni non sono accettabili neanche in campagna elettorale. È sorprendente che una fake news sia utilizzata per confondere» e «una normale regola di accoglienza e di riguardo verso gli invitati sia interpretata come offesa alla tradizione». Inoltre, si precisa che «la preoccupazione è che tutti possano partecipare alla festa, anche chi ha problemi o altre abitudini alimentari o motivi religiosi». Domenica, tra l'altro, proprio a Bologna è in programma il Festival del Tortellino, con 23 chef che proporranno altrettante varianti del piatto: dal ripieno di pesce alla versione all'amatriciana. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero