MILANO A processo con rito immediato. È la decisione del gip di Milano Tommaso Perna nei confronti di Ousseynou Sy, l’autista che il 20 marzo ha tenuto in ostaggio...
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GESTO CLAMOROSO
Sy, 47 anni, italosenegalese, accusato di strage aggravata dalle finalità terroristiche, potrebbe ora chiedere di essere processato in abbreviato, rito che consente lo sconto di un terzo della pena in caso di condanna. Per il suo difensore, l’avvocato Richard Ostiante, è una possibilità: «Da oggi in poi, avendo la possibilità di prendere visione del fascicolo, valuteremo le opzioni a nostra disposizione», anticipa. Secondo la ricostruzione degli investigatori, Sy voleva fare una strage sulla pista dell’aeroporto di Linate, per condizionare la politica in materia di immigrazione e «intimidire la popolazione». Nell’interrogatorio davanti ai pm dello scorso 10 giugno nel carcere di San Vittore l’uomo invece ha ribadito che «non era sua intenzione fare del male a nessuno. L’ho fatto perché i bianchi ci vogliono tutti morti. Ho fatto qualche telefonata alle persone, “Guardate che mi farò sentire”, gli ho detto. I bianchi ci vogliono tutti morti, è un genocidio programmato». Il gesto «clamoroso», a suo dire eclatante ma non pericoloso per i babini a bordo del bus, doveva servire anche a fare «propaganda, perché ci sono le elezioni Europee che stanno arrivando».
POTENZIALITA’ OFFENSIVA
Una versione che non ha convinto i magistrati.
Il Messaggero