Slot machine, cosa cambia con la nuova legge del Lazio? Orologi e tabelloni per interrompere «l’immersione compulsiva nel gioco»

Le modifiche contro la ludopatia

Le modifiche contro la ludopatia
Dal 13 gennaio maxi orologi e tabelloni extralarge per interrompere «l’immersione compulsiva nel gioco» nelle sale slot e videolottery. È quanto...

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Dal 13 gennaio maxi orologi e tabelloni extralarge per interrompere «l’immersione compulsiva nel gioco» nelle sale slot e videolottery. È quanto prevede la circolare applicativa della Regione Lazio in merito alle modifiche della legge regionale contro la ludopatia

Cosa cambia

Le novità introdotte lo scorso agosto e operative da domani, prevedono la riduzione della frequenza delle singole giocate a non più di una ogni 30 secondi per ogni apparecchio e una pausa obbligatoria di cinque minuti dalle operazioni di gioco ogni 30 minuti consecutivi. Proprio in merito al secondo punto il documento delle Direzioni Sviluppo Economico e Inclusione sociale fornisce le maggiori istruzioni.

L'obiettivo

Llo scopo è evitare «la perdita del controllo cognitivo e razionale dello scorrere del tempo», attraverso una serie di misure: prima tra queste, la collocazione di un orologio «non inferiore a 35 centimetri ogni 3 videoterminali». È inoltre prevista la presenza «di un cartello di formato minimo di cm 100X70 che indichi la prescrizione dell’interruzione del gioco». La circolare dispone anche l'installazione «di un sistema di diffusione sonora ove un segnale acustico è seguito da un messaggio vocale programmato ogni trenta minuti, preregistrato», con cui ricordare alla clientela la pausa obbligatoria di 5 minuti.

I dubbi

A suscitare maggiori perplessità tra gli operatori di gioco è però la previsione di una sola giocata ogni 30 secondi; tale disposizione, infatti, impone un intervento materiale sul funzionamento delle macchine non previsto dalle regole tecniche di produzione degli apparecchi, stabilite a livello statale. A fine novembre anche l'Agenzia Dogane e Monopoli aveva fatto presente la problematica in una nota inviata al Mef, sottolineando che tali modifiche sarebbero adottate «al di fuori del perimetro di competenza legislativa della Regione, trattandosi di prerogative regolatorie statali e precisamente facenti capo all’Agenzia». «Nonostante fornisca dei chiarimenti sulle misure introdotte dalla modifica normativa, la circolare continua a presentare diversi profili di criticità», commenta Isabella Rusciano, avvocato dell'associazione As.tro.

Possibile provvedimenti?

Gli operatori stanno quindi valutando «la possibilità di impugnare il provvedimento che non fa altro che ostacolare, ai limiti della sostenibilità, la capacità operativa delle imprese di gioco legale presenti nel Lazio, a tutto vantaggio dei soggetti che operano nell'illegalità». Inoltre, prosegue Rusciano, «si tratta di un provvedimento che viene diffuso il giorno prima dell'entrata in vigore delle norme e ciò non fa altro che aggravare la condizione degli operatori di gioco che, per non incorrere in sanzioni, saranno costretti ad adeguarsi, da un giorno all'altro, a queste nuove misure».

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Il Messaggero