Samuele morto cadendo dal balcone a Napoli, su TikTok il video choc in cui dice: «Ti butto giù»

Circola in queste ore sui social un video di Samuele Gargiulo, il bimbo morto a Napoli dopo una caduta dal balcone, in cui il piccolo ripete delle frasi intimidatorie in...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Circola in queste ore sui social un video di Samuele Gargiulo, il bimbo morto a Napoli dopo una caduta dal balcone, in cui il piccolo ripete delle frasi intimidatorie in napoletano. Nel filmato, che scegliamo di non mostrare, il piccolo Samuele dice una frase che alla luce di quanto accaduto risulta particolarmente inquietante: «Io ti butto giù». Parole che il bimbo potrebbe aver sentito da un adulto, come quelle pronunciate poco dopo: «Perché tu sei una "lota"» (termine che in napoletano ha un'accezione fortemente offensiva). Il video si chiude con Samuele che si arresta di colpo, come se non volesse farsi ascoltare da qualcuno. Il breve filmato è stato pubblicato su TikTok da un profilo ora oscurato, ma diversi utenti hanno fatto in tempo a salvarlo e condividerlo sugli altri social. Le immagini sono attualmente al vaglio degli inquirenti.

Samuele giù dal balcone a Napoli, fermato per omicidio il domestico (che nega): «Ho problemi psichici»

 

Samuele morto cadendo dal balcone a Napoli: cosa è successo

Ha ammesso di essere su quel balcone e di aver preso in braccio il piccolo Samuele, ma ha negato di averlo volutamente scaraventato di sotto, Mariano Cannio, l'uomo fermato oggi con l'accusa di essere responsabile della morte del bambino precipitato dal terzo piano di uno stabile di via Foria a Napoli. È quanto apprende l'Ansa da fonti qualificate. Il 38enne, noto nel quartiere come collaboratore domestico di diverse famiglie del posto, agli inquirenti ha detto di soffrire di disturbi psichici e ha fornito una sua versione dei fatti che escluderebbe il motivo doloso puntando invece sull'incidente. Ma non ha saputo spiegare con esattezza come il bambino sia caduto dal balcone. Sulla sottile linea che separa l'ipotesi colposa da quella dolosa si giocherà l'udienza per la convalida del fermo in programma lunedì mattina alle 9,30. Cannio al momento è difeso da un avvocato d'ufficio, la cassazionista Carmen Moscarella.

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero