Allarme in Europa per una nuova droga killer. Simile all'eroina per l'effetto, ma molto più economica e pericolosa, al punto che anche il solo contatto...
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Le indagini sono partite da alcuni ricoveri per overdose in ospedale, in cui si è visto però che i ragazzi non rispondevano al trattamento disintossicante per l'eroina. Di qui l'operazione di intelligence che ha visto come protagonisti i militari della Sezione Operativa Centrale del Comando dei Carabinieri per la Tutela della Salute (Nas). La sostanza proveniva dall'estero ed era contenuta in un plico postale indirizzato ad una città del centro Italia, ed è stata individuata tramite accertamenti sul web.
Si presenta sotto forma di polvere di colore chiaro, si brucia e si inala oppure si inietta. Ed è estremamente economica. Proprio per la sua economicità, «in alcuni casi viene venduta dai pusher a giovani conviti di comprare eroina», spiega il Comandante dei Nas, Generale Adelmo Lusi. «La chiamano impropriamente 'eroina sinteticà - prosegue -, per il tipo di effetto psicotropo simile, ma dal punto di vista della tossicità è molto peggio. In confronto, la droga tradizionale è quasi 'acqua frescà. Con 25 milligrammi di eroina ci si sballa, con 25 milligrammi di simil-fentanyl, come quello appena sequestrato, si muore».
La nuova sostanza verrà ora segnalata per l'inserimento tra le tabelle ministeriali degli stupefacenti prevista dal Dpr 309/1990. La diffusione di nuove droghe sintetiche, che continuamente appaiono sul mercato illegale, necessita di un'attività investigativa costante e complessa: una vera e propria corsa contro il tempo per individuarle, catalogarle e metterle all'indice. Si tratta infatti di sostanze dalla struttura molecolare simile a quelle già vietate, ma che presentano piccole differenze, grazie alle quali riescono a sfuggire ai controlli.
Come quella derivata dal Fentanyl, appena scoperta, in cui l'ultimo atomo di carbonio all'interno dell'anello aromatico viene spostato, facendogli assumere una struttura chimica diversa da quella della molecola iscritta nella tabella in cui sono classificate le sostanze psicoattive. «Pensiamo sia il web - prosegue Lusi - il principale vettore utilizzato per comunicare la richiesta di sostanze, che poi vengono consegnate a volte da ignari postini.
Ma non solo, arrivano anche tramite i canali tradizionali della rotta della droga.
Il Messaggero