Morti due alpinisti, grave un altro sulle montagne della Lombardia

Morti due alpinisti, grave un altro sulle montagne della Lombardia
Altri due morti in montagna. si è conclusa con un pesante bilancio di due morti in Lombardia la settimana nera sulle montagne italiane, con due diversi incidenti causati...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Altri due morti in montagna. si è conclusa con un pesante bilancio di due morti in Lombardia la settimana nera sulle montagne italiane, con due diversi incidenti causati probabilmente ancora dal ghiaccio avvenuti in provincia di Brescia e di Bergamo. Sul Monte Blumone nel bresciano, a 2843 metri sul livello del mare, tra la Vallesabbia e la Vallecamonica, un alpinista è morto mentre stava affrontando un canalone al fianco di una donna, ferita gravemente. Entrambi 44enni, milanesi, avevano da poco lasciato il rifugio. Probabile che la loro caduta sia stata dovuta a una lastra di ghiaccio.


Michele Spada è morto sul colpo, dopo un volo di quasi cento metri, mentre la donna che era con lui - legata in cordata - è stata recuperata e poi trasportata in condizioni critiche agli Spedali civili di Brescia. Ha riportato diversi traumi e i medici si sono riservati la prognosi. È accaduto attorno alle undici del mattino e sono stati altri alpinisti a lanciare l'allarme. Sempre in mattinata si era già registrata un'altra morte sulle montagne lombarde. Attorno alle 8.20 a Valbondione in località Tre Croci nella Bergamasca, un 47enne residente a Berzo San Fermo (Bergamo) che stava affrontando una giornata in solitaria è precipitato lungo un sentiero dopo essere scivolato, ancora probabilmente a causa del ghiaccio.

«Non utilizzava i ramponi», hanno spiegato gli uomini del Soccorso Alpino che hanno recuperato il corpo senza vita dell'uomo che procedeva sul sentiero conosciuto come «Lo scarico», a 1700 metri, un percorso alternativo che porta al rifugio Curò. È precipitato davanti ad altri escursionisti che hanno chiamato i soccorsi arrivati quando ormai il 47enne era già morto. Si tratta delle ultime due morti in ordine di tempo in questo inizio anno, dopo i decessi sulla neve di due bambine avvenuti nel corso della settimana.

Emily Formisaro, 8 anni, morta sul colpo su una pista del Corno del Renon dopo essersi schiantata contro un albero con lo slittino sul quale viaggiava anche la madre ricoverata in condizioni disperate a Bolzano. La donna e un responsabile della società che gestisce il comprensorio sciistico sono indagati per omicidio colposo. Sulla pista da sci Imbuto di Sauze d'Oulx, in Val di Susa a Torino era invece morta Camilla, 9 anni, caduta con gli sci sotto gli occhi del padre e finita violentemente contro una barriera frangivento lungo una pista ora posta sotto sequestro dalla Procura di Torino.


Quattro in questo caso le persone iscritte nel registro degli indagati. È invece ricoverato in ospedale in gravi condizioni a Como un 14enne di origine cinese che sabato nel Lecchese è caduto mentre stava sciando con gli amici. L'adolescente era sulla pista ai piani di Bobbio. È stato soccorso e trasportato all'ospedale di Como con l'elisoccorso giunto da Bergamo per un grave trauma cranico-facciale.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero