Meno di un'ora. Tanto ha impiegato la sezione minori della Corte d'Appello di Cagliari a confermare la condanna a 16 anni nei confronti dei due giovanissimi, lei 18enne...
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Poi il corpo sepolto in un terreno nell'oristanese e ritrovato un mese più tardi. Assieme ai due minorenni, avrebbero agito altri tre maggiorenni di Ghilarza (Oristano): Christian Fodde, Riccardo Carta e Matteo Satta, tutti già condannati in primo grado. Il primo, fidanzato della ragazzina e presunto esecutore materiale, ha avuto l'ergastolo, agli altri due sono stati inflitti 30 anni e 16 anni e 8 mesi di reclusione. «Ci speravo che la sentenza venisse confermata, ma ero un pò in ansia. Ora sono soddisfatta, sono sicura però che questi ragazzi non abbiano detto tutta la verità». Fabiola Baraldi, la mamma di Manuel, non è scesa a Cagliari per la lettura della sentenza e commenta così, al telefono da casa con l'ANSA, il verdetto. «Di bugie questi ragazzi ne hanno dette tante. Secondo me - spiega - tutta la verità non è stata detta perché non posso credere che mio figlio sia stato ucciso per un debito di 400 euro. Non so cosa sia stato detto a Christian Fodde per fargli entrare il demone dentro». Soddisfatto anche l'avvocato Lucano Rubattu, che assiste la donna.
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«La Corte ha confermato la robustezza delle prove di colpevolezza, travolgendo le bugie offerte dagli imputati come tesi alternative», sottolinea il legale di parte civile.
Il Messaggero