Calabria, recuperato il corpo di Nicolò: era a 500 metri dal punto in cui fu trovata la mamma

Trovato il cadavere di Nicolò, il bambino di due anni che risultava disperso dal 4 ottobre scorso a causa del nubifragio in cui sono morti la madre ed il fratello di sette...

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Trovato il cadavere di Nicolò, il bambino di due anni che risultava disperso dal 4 ottobre scorso a causa del nubifragio in cui sono morti la madre ed il fratello di sette anni. A trovare il cadavere, a San Pietro Lametino, frazione di Lamezia Terme in Calabria, dopo otto giorni di incessanti ricerche, sono stati i vigili del fuoco e il personale della Protezione civile regionale e di decine di volontari. Il corpo è stato trovato a circa cinquecento metri dal luogo in cui era stato trovato il corpo della mamma del bambino. Il bimbo era sepolto sotto una spessa coltre di detriti e terriccio. Al ritrovamento del corpo del bambino ha contribuito il georadar messo a disposizione dal Cnr, con l'intervento di geofisici specializzati. 


Il bambino era stato travolto insieme alla mamma Stefania Signore, di 30 anni, e del fratellino di 7 anni, da un fiume di acqua e fango conseguenza dell'ondata di maltempo che ha colpito la Calabria nei giorni scorsi. Nel nubifragio erano morti la mamma e l'altro figlio più grande, individuati subito dopo a centinaia di metri dall'auto sulla quale viaggiavano e dalla quale sono scesi, probabilmente in preda al panico dopo essersi trovati in mezzo ad un vero e proprio fiume.

E sul perché la strada che Stefania stava percorrendo è stata investita dall'ondata di fango e acqua, la Procura della
Repubblica di Lamezia Terme vuole vederci chiaro. Un fascicolo in cui si ipotizza il reato di omicidio colposo plurimo è stato aperto ed il procuratore Salvatore Curcio ha già inviato per i primi sopralluoghi geologi, ingegneri e medici legali. La Regione Calabria, dal canto suo, ha già avanzato la richiesta per la dichiarazione dello stato di calamità.

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Il Messaggero