Oggi è la Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro. I sindacati parlano di «strage», con 17mila decessi dal 2009, con più di 700...
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«Sono stati compiuti - continua il Mattarella - importanti passi in avanti nella legislazione, nella coscienza comune, nell'organizzazione stessa del lavoro. Ma tanto resta da fare per colmare lacune, per contrastare inerzie e illegalità, per sconfiggere opportunismi. Punto di partenza - aggiunge ancora il presidente - è un'azione continua, rigorosa, di prevenzione. L'applicazione e il rispetto delle norme va accompagnata a una corretta attività di vigilanza cui devono essere assicurate le risorse necessarie e che può essere utilmente sostenuta da strumentazioni moderne e da banche dati». «Iniziative come quelle che si promuovono oggi in tutto il territorio nazionale - prosegue Mattarella rivolgendosi all'Anmil - accrescono la consapevolezza del valore della formazione. Tutti, dai dirigenti dell'impresa ai singoli lavoratori, sono chiamati a prestare la giusta attenzione al rispetto delle norme e degli standard più avanzati e l'impegno comune è condizione per raggiungere il traguardo di una maggiore sicurezza».
«La giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro -sottolinea il Presidente Mattarella- è un'occasione preziosa per riflettere sui dati, tuttora così preoccupanti, delle morti e degli infortuni dei lavoratori e per far crescere la cultura e l'impefgno della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Bellanova: «La formazione è la priorità». La formazione e «un grande patto sociale sono le priorità per garantire la sicurezza sul lavoro: lo rileva il ministro elle Politiche agricole, Teresa Bellanova, nella Giornata per le vittime degli incidenti sul lavoro. »Va detto con forza: cultura e formazione sulla sicurezza sono la priorità. Formazione dei lavoratori e formazione degli imprenditori, soprattutto nelle piccolissime e piccole imprese«, rileva Bellanova in una nota. »Le risorse ci sono, vanno investite con i giusti obiettivi e - prosegue - con strategie di formazione mirate e adeguate. E vanno implementate. Abbiamo una normativa tra le più avanzate in Europa e nel mondo. Ma le leggi, anche quelle migliori, non sono sufficienti. La sicurezza si garantisce con una formazione adeguata e consapevole. È il versante su cui agire con determinazione e celerità, su cui puntare«. L'esortazione è quindi a diffondere »le best practice, i progetti che hanno dato ottimi risultati, le strategie formative che si sono rivelate più adeguate. Per questo - rileva il ministro - il confronto e il coinvolgimento delle parti sociali è determinante«.
Per Bellanova »L'invito del presidente Mattarella va accolto fino in fondo: la sicurezza dei lavoratori è una priorità sociale perché ne va della qualità della nostra convivenza e delle nostre comunità. Non si possono chiudere gli occhi, non si può minimizzare. Per garantire fino in fondo la sicurezza sul lavoro - ha concluso - è necessario un grande patto sociale«. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero