Lavoro, più di 700 incidenti mortali da gennaio. Mattarella: «Sicurezza priorità sociale»

Lavoro, più di 700 incidenti mortali. Mattarella: «Sicurezza priorità sociale»
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Domenica 13 Ottobre 2019, 12:01 - Ultimo aggiornamento: 13:24

Oggi è la Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro. I sindacati parlano di «strage», con 17mila decessi dal 2009, con più di 700 morti da gennaio 2019, che significa tre morti sul lavoro al giorno. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella«La sicurezza di chi lavora è una priorità sociale ed è uno dei fattori più rilevanti per la qualità della nostra convivenza. Non possiamo accettare passivamente le tragedie che continuiamo ad avere di fronte. Le istituzioni e la comunità nel suo insieme devono saper reagire con determinazione e responsabilità».

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«Sono stati compiuti - continua il Mattarella - importanti passi in avanti nella legislazione, nella coscienza comune, nell'organizzazione stessa del lavoro. Ma tanto resta da fare per colmare lacune, per contrastare inerzie e illegalità, per sconfiggere opportunismi. Punto di partenza - aggiunge ancora il presidente - è un'azione continua, rigorosa, di prevenzione. L'applicazione e il rispetto delle norme va accompagnata a una corretta attività di vigilanza cui devono essere assicurate le risorse necessarie e che può essere utilmente sostenuta da strumentazioni moderne e da banche dati». «Iniziative come quelle che si promuovono oggi in tutto il territorio nazionale - prosegue Mattarella rivolgendosi all'Anmil - accrescono la consapevolezza del valore della formazione. Tutti, dai dirigenti dell'impresa ai singoli lavoratori, sono chiamati a prestare la giusta attenzione al rispetto delle norme e degli standard più avanzati e l'impegno comune è condizione per raggiungere il traguardo di una maggiore sicurezza».

«La giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro -sottolinea il Presidente Mattarella- è un'occasione preziosa per riflettere sui dati, tuttora così preoccupanti, delle morti e degli infortuni dei lavoratori e per far crescere la cultura e l'impefgno della sicurezza nei luoghi di lavoro. Purtroppo -rileva Mattarella- le notizie di incidenti mortali continuano a essere quasi quotidiane. Alla scomparsa di un congiunto segue una grande sofferenza, anche economica e sociale della sua famiglia. Ancor di più sono i feriti sul lavoro e non pochi subiscono invalidità permanenti con conseguenze fisiche e morali assai serie, talvolta persino drammatiche. Per questo- conclude- desidero esprimere il mio apprezzamento all'Anmil per l'opera costante a sostegno delle vittime e delle loro famiglie e per l'impegno di promozione della sicurezza nel lavoro».

 
 

Bellanova: «La formazione è la priorità». La formazione e «un grande patto sociale sono le priorità per garantire la sicurezza sul lavoro: lo rileva il ministro elle Politiche agricole, Teresa Bellanova, nella Giornata per le vittime degli incidenti sul lavoro. »Va detto con forza: cultura e formazione sulla sicurezza sono la priorità. Formazione dei lavoratori e formazione degli imprenditori, soprattutto nelle piccolissime e piccole imprese«, rileva Bellanova in una nota. »Le risorse ci sono, vanno investite con i giusti obiettivi e - prosegue - con strategie di formazione mirate e adeguate. E vanno implementate. Abbiamo una normativa tra le più avanzate in Europa e nel mondo. Ma le leggi, anche quelle migliori, non sono sufficienti. La sicurezza si garantisce con una formazione adeguata e consapevole. È il versante su cui agire con determinazione e celerità, su cui puntare«. L'esortazione è quindi a diffondere »le best practice, i progetti che hanno dato ottimi risultati, le strategie formative che si sono rivelate più adeguate. Per questo - rileva il ministro - il confronto e il coinvolgimento delle parti sociali è determinante«.

Per Bellanova »L'invito del presidente Mattarella va accolto fino in fondo: la sicurezza dei lavoratori è una priorità sociale perché ne va della qualità della nostra convivenza e delle nostre comunità. Non si possono chiudere gli occhi, non si può minimizzare. Per garantire fino in fondo la sicurezza sul lavoro - ha concluso - è necessario un grande patto sociale«.

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