nella testimonianza rilasciata al Corriere, Angelo Pessina, ex poliziotto con alle spalle dieci anni alla Narcotici di Milano, dieci alla Squadra mobile e tredici alla...
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Pessina è il primo ad arrivare sul luogo dell'incidente assime a un amico. In due riescono a fatica a estrarre una sorella, il padre e poi l'altra ragazza. Li mettono subito al sicuro, lontano dalla carcassa del veivolo. Ma quando tutto sembra finito, un girdo disperato dal padre delle gemelle: «Siamo in quattro». I due si voltano verso l’aereo, ma devono desistere perché le fiamme ormai sono troppo alte. Dentro è rimasta Marzia, la 15enne che ha perso la vita.
Successivamente il pm Maria Cristina Rota ha provato a riscostruire le dinamiche: «L' aereo - ha spiegato - che aveva qualche problema poco dopo il decollo è rientrato all'aeroclub: nell'atterraggio aveva velocità piuttosto elevata, ha quindi ripreso il volo ma non aveva la giusta velocità per alzarsi. Quindi ha virato per un problema dell'ala che si è inclinata, poi si è schiantato prendendo immediatamente fuoco».
«Il velivolo era partito da poco, quando ha accusato alcuni problemi e stava rientrando sulla pista per tornare all'Aero Club. Durante l'atterraggio, l' aereo era troppo veloce e ha tentato di riprendere quota ma non ci è riuscito: si è inclinato sul lato destro, ha deviato la direzione, si è infilato tra due pali e poi è finito a terra, strisciando sull'asfalto e finendo contro la massicciata»
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Il Messaggero