Gessica Lattuca, svolta nelle indagini: la 27enne coinvolta in un giro di prostituzione

Gessica Lattuca, svolta nelle indagini: la 27enne coinvolta in un giro di prostituzione
Un giro di prostituzione gestito dall’ ex datore di lavoro di Gessica Lattuca, potrebbe rappresentare la chiave di volta del giallo che riguarda la 27enne favarese, madre di...

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Un giro di prostituzione gestito dall’ ex datore di lavoro di Gessica Lattuca, potrebbe rappresentare la chiave di volta del giallo che riguarda la 27enne favarese, madre di quattro figli, svanita nel nulla lo scorso 12 agosto. L’indiscrezione emerge da un altro procedimento penale, dove proprio oggi è stato consegnato agli indagati l’avviso di chiusura delle indagini preliminari che vede imputato Gaspare Volpe alias "Baddari” che in passato aveva dato lavoro alla ragazza scomparsa, per i reati di estorsione ed usura.




L’uomo, titolare in passato di un bar sala giochi, è lo stesso a cui domenica 23 settembre qualcuno, in pieno giorno,  aveva incendiato l'autovettura, che è risultata essere intestata ad un prestanome di nazionalità romena. Durante le indagini dei carabinieri del comando provinciale di Agrigento è emerso che il favarese, bersaglio dell’attentato incendiario, reclutava ragazze bisognose ed in precarie condizioni economiche, per inserirle in un giro di prostituzione.



Tra le donne che si prostituivano per l’organizzazione figura in molte conversazioni telefoniche, annotate dagli investigatori, anche il nome di Gessica e quello di Serena Restivo, ascoltata dagli inquirenti in merito alla scomparsa della 27enne. Le due donne erano molto amiche. La testimonianza fornita dalla Restivo, però, non ha convinto la procura proprio per alcune evidenti reticenze. I clienti, che pagavano direttamente i capi dell’organizzazione, venivano indirizzati ad una squillo o a un’ altra e venivano contattati da un procacciatore di nome N.F, collaboratore di Gaspare Volpe. Secondo l’avvocato Salvatore Cusumano, legale della famiglia Lattuca si tratta semplicemente di indiscrezioni: «Non abbiamo elementi per valutare o meno il coinvolgimento di Gessica in quel giro di malaffare e prostituzione. Attendiamo l’esito delle indagini disposte dalla procura di Agrigento», ha concluso il legale.


Sempre dalle intercettazioni telefoniche che hanno portato allo stralcio d’indagine sul giro di escort tra Favara ed Agrigento, sono venute fuori anche modalità di pagamento delle prestazioni sessuali che in qualche modo descrivono il degrado della situazione. Infatti, le prestazioni sessuali venivano pagate con dosi di cocaina e derrate alimentari. Potrebbe essere questa la strada che condurrà gli inquirenti a fare luce sulla scomparsa di Gessica Lattuca. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero