Suv con esplosivo al confine Italia-Svizzera, evacuati edifici nel raggio di 500 metri. Ma è un falso allarme

Suv con esplosivo al confine Italia-Svizzera, evacuati edifici nel raggio di 500 metri. Chiuso valico di Stabio
Nessun esplosivo nell'auto fermata alla frontiera con la Svizzera, a Gaggiolo (Varese), per la quale nel primo pomeriggio è scattato l'allarme. «Ho una bomba...

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Nessun esplosivo nell'auto fermata alla frontiera con la Svizzera, a Gaggiolo (Varese), per la quale nel primo pomeriggio è scattato l'allarme. «Ho una bomba in auto», ha detto il quarantenne italiano che era alla guida del Suv, parole che hanno innescato subito il protocollo di sicurezza con tanto di evacuazione di abitazioni e strutture commerciali nell'arco di 500 metri. Quando le forze di polizia lo hanno bloccato, infatti, l'uomo è sceso dal suo fuoristrada millantando di avere esplosivo nel portabagagli. A quanto emerso, però, non aveva alcun esplosivo in auto e dopo l'intervento degli artificieri nulla è stato «fatto brillare».

Forse voleva solo evitare un controllo. L'uomo residente a Malnate, in provincia di Varese, e con precedenti penali era arrivato al valico a velocità sostenuta ed è scappato quando i finanziari gli hanno intimato l'alt. Lo ha fatto urlando di avere una bomba a bordo e di voler far esplodere tutto. È stato bloccato dagli agenti che lo hanno portato in caserma. Da lì in ambulanza è stato trasferito all'ospedale di Circolo di Varese e sottoposto all'alcoltest e al test tossicologico. Da valutare se sia in grado di intendere e volere. Nel frattempo sul posto sono arrivati gli artificieri della Polizia di Stato di Malpensa, che non hanno trovato alcun esplosivo a bordo. Il valico è stato così riaperto alle 18.30 dopo due ore e mezza di chiusura. Nel corso della perquisizione a casa del quarantenne, i finanzieri della compagnia di Gaggiolo hanno trovato un kg di marijuana, 55 grammi di hashish e 70 grammi di cocaina. È stato denunciato all'autorità giudiziaria di Varese per per possesso di droga, interruzione pubblico servizio e procurato allarme. La Guardia di Finanza procederà ora con gli accertamenti del caso per risalire al movente dell'atto dell'uomo che rischia una denuncia per procurato allarme.

 

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Il Messaggero