Coronavirus, i Testimoni di Geova passano dalle visite domiciliari alle telefonate

Per l’emergenza Coronavirus anche i Testimoni di Geova cambiano le loro modalità di predicazione. I proclamatori, quelli che tradizionalmente suonano al citofono...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Per l’emergenza Coronavirus anche i Testimoni di Geova cambiano le loro modalità di predicazione. I proclamatori, quelli che tradizionalmente suonano al citofono delle case per chiedere un incontro per diffondere il loro credo, modificano il mezzo per raggiungere le persone. “In alcune delle zone interessate da un’epidemia – si legge sul sito italiano dei Testimoni di Geova, in una pagina dedicata proprio a Coronavirus - i proclamatori potrebbero scegliere di predicare usando metodi alternativi, come la testimonianza telefonica” o anche “scrivendo messaggi, email o lettere”.


Coronavirus, l'Organizzazione mondiale della sanità dichiara la pandemia

Coronavirus Italia: casi oggi 11 marzo 2020: 12.462, 827 morti, 1.045 guariti. Borrelli: trend in linea con ultimi giorni



“Dalle profezie bibliche sappiamo che le epidemie sarebbero state un tratto distintivo degli ultimi giorni – si legge - In caso di epidemia è saggio adottare misure precauzionali per proteggere sé stessi e gli altri”.

“Alcuni si chiedono come stanno i fratelli nelle zone interessate - dicono i Testimoni di Geova - L’epidemia da Covid-19 ha avuto un notevole impatto sulle filiali e sulle congregazioni di Corea del Sud, Giappone, Italia e altri Paesi. In alcuni casi la filiale ha dovuto sospendere le visite guidate e limitare l’ingresso di persone esterne. In altri casi il governo ha imposto limiti a grandi manifestazioni ed eventi pubblici, e questo ha reso necessario che la filiale cancellasse alcune assemblee di circoscrizione. Inoltre, in alcune zone le congregazioni hanno dovuto modificare le disposizioni relative al ministero e alle adunanze. Nonostante tutto questo, i nostri fratelli non smettono di edificare la propria fede e di incoraggiarsi a vicenda”.
    Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero