Busta con esplosivo inviata alla sindaca Appendino, allarme in Comune a Torino: sospeso il Consiglio. Una busta con polvere pirica e un congegno rudimentale, una...
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Secondo gli investigatori, la matrice è anarco-insurrezionalista, «verosimilmente» nell'ambito della cellula dell'Asilo, il centro sociale sgomberato il 7 febbraio scorso. Da quel giorno, gli anarchici e più in generale l'area antagonista hanno avviato una mobilitazione che ha avuto i suoi momenti caldi nella manifestazione del 9 febbraio, caratterizzata da scontri, devastazioni e 11 arresti, e dal corteo di sabato scorso, concluso senza incidenti grazie soprattutto all'opera di prevenzione delle forze dell'ordine, che avevano bloccato i manifestanti ritenuti più pericolosi, molti arrivati da Francia, Spagna e Grecia, nei pressi della ex scuole occupata pochi giorni prima in via Tollegno.
Durante il corteo, tuttavia, erano state composte scritte minacciose, sui muri del Cimitero Monumentale di Torino, nei confronti del ministro dell'Interno Salvini e della sindaca («Appendino la scorta non ti basta»). Quarantott'ore dopo il sabato con la città semiparalizzata dai manifestanti e dall'imponente schieramento di forze dell'ordine, a Torino è tornata la paura. Dopo il ritrovamento della busta sospetta, il consiglio comunale è stato sospeso e sono saltate le previste comunicazioni della sindaca, sulle tensioni al corteo dei rider e sul caso di violenza sessuale al Valentino.
La busta è stata neutralizzata dagli artificieri della Polizia di Stato. In Municipio si è recato anche il questore, Francesco Messina, che ha coordinato le operazioni per prevenire rischi all'incolumità delle persone, nell'eventualità che ci fossero altri plichi esplosivi. La sindaca Appendino è sotto scorta dal 10 febbraio scorso, all'indomani delle tensioni e delle minacce al corteo anarchico. Pochi giorni fa in città sono stati affissi manifestini con il disegno di una persona a testa in giù con l'effige dei tarocchi dell'Appeso ribattezzata l'Appendino e la filastrocca dell'Asilo. Di fronte a un negozio della famiglia della sindaca gli antagonisti avevano organizzato una minacciosa protesta. Il 3 novembre scorso, inoltre, era stata intercettata una busta diretta alla sindaca con la scritta: «Hai ucciso Torino. Devi morire».
La sindaca Appendino: «Non mi intimidiscono». «Se qualcuno pensa di intimidirmi si sbaglia di grosso».
Conte: «Il governo a fianco a Chiara Appendino». «Esprimo piena solidarietà alla sindaca di Torino Chiara Appendino, vittima di un gravissimo atto intimidatorio. L'intero governo è al suo fianco. Lo Stato non permetterà che minacce del genere le impediscano di esercitare appieno il suo ruolo». Lo scrive su Twitter il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero