Mollicone, il collega di Tuzi: «Santino non mi disse di aver visto Serena entrare in caserma»

Mollicone, il collega di Tuzi: «Santino non mi disse di aver visto Serena entrare in caserma»
«Tuzi non mi disse di aver visto Serena Mollicone entrare in caserma quella mattina». Lo ha affermato Emilio Cuomo, l'appuntato dei carabinieri in servizio alla...

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«Tuzi non mi disse di aver visto Serena Mollicone entrare in caserma quella mattina». Lo ha affermato Emilio Cuomo, l'appuntato dei carabinieri in servizio alla stazione di San Giovanni Incarico all'epoca dell'omicidio della diciottenne di Arce (Frosinone), uccisa nel giugno 2001.

Il collega di Tuzi è stato ascoltato questa mattina nel processo, in Corte d'Asssise a Cassino, dove sono imputati Franco, Marco e Anna Maria Mottola, Vincenzo Quatrale e Francesco Suprano. Il collega del brigadiere Tuzi, ha anche ricostruito i servizi, eseguiti proprio la sera del primo giugno 2001, giorno della scomparsa della studentessa. 

Cuomo fu impegnato in un servizio insieme a  Santino Tuzi. «Ad Arce siamo andati verso mezzanotte e mezza e davanti alla caserma c'erano delle persone che avevano bisogno di aiuto - ha detto- Erano due uomini che Tuzi conosceva, mi disse che erano i fratelli Antonio e Guglielmo Mollicone». 

Era il momento in cui i familiari si recarono dai carabinieri per chiedere aiuto. «Ci dissero che non riuscivano a rintracciare Serena e che nessuno ne aveva notizie - ha aggiunto - mentre parlavamo con loro fece rientro il maresciallo Mottola, a bordo di una lancia K blu, parcheggio la macchina e venne verso di noi. Tuzi riferì a Mottola il problema dei Mollicone». 

In calendario anche le testimonianze degli appuntati Ernesto Venticinque, Giuseppe Di Feola e Franco Evangelista, del maresciallo Rocco Pagliaroli (che accompagnò ad Arce il comandante Mottola la mattina del 1 giugno 2001 di ritorno da Frosinone dove aveva partecipato ai preparativi per la festa dell’Arma).

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Il Messaggero