Storie di donne perseguitate, vessate e costrette a cambiare abitudini di vita. Storie che terminano nelle aule di giustizia, ma ancor prima con lui che non si arrende e lei che...
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RAFFICA DI SMS
Nell’altro caso i protagonisti sono due giovani, lei poco più che ventenne, di Cassino, e lui di 28 anni, originario di Fondi. Erano fidanzati. La storia finisce a gennaio scorso, quando la giovane decide di interromperla. Lui, però, non si rassegna e comincia a tempestarla di chiamate e messaggi. Una situazione che supera il limite quando l’uomo si presenta, più volte, sul posto di lavoro della donna e davanti alla sua abitazione.
«Ciò - hanno spiegato i carabinieri - è accaduto dal giorno in cui si sono lasciati, dal gennaio 2019». La ragazza denuncia il tutto ai carabinieri, i quali dopo gli accertamenti informano la Procura e il gip adotta il provvedimento cautelare del divieto di avvicinamento che, qualche mese fa, viene notificato al ragazzo. Ma lui, negli ultimi tempi, non ha desistito e avrebbe tentato, in più circostanze, di avvicinare l’ex ragazza, lasciandosi andare anche a diverse telefonate e messaggi. C’è stata la nuova denuncia della donna e nei confronti del 28enne è stata emessa l’ordinanza di custodia cautelare. L’uomo è stato rintracciato a Fondi e portato agli arresti domiciliari.
ALATRI Nei guai è finito anche un 62enne di Alatri. I carabinieri, l’altro pomeriggio, hanno eseguito nei suoi confronti il provvedimento dell’allontanamento dalla casa familiare, disposto dal gip di Frosinone, con divieto di farvi ritorno senza l’autorizzazione dell’autorità giudiziaria. L’uomo, lo scorso 28 agosto, è stato denunciato dai militari poiché ritenuto responsabile di lesioni e maltrattamenti nei confronti della moglie. La donna aveva dovuto far ricorso alle cure sanitarie. In base alla ricostruzione dei militari, l’uomo, per un altro episodio di maltrattamento verso la consorte, già il 24 febbraio 2018 era stato sottoposto alla stessa misura cautelare, terminata il 30 agosto 2019 per decorrenza dei termini. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero