(Teleborsa) - La nuova strategia sui vaccini dovrebbe portare ad aprile a somministrare fino a 500mila dosi al giorni. È quanto ha riportato Ansa citando fonti che lavorano al...
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Il mese di aprile come probabile arrivo del vaccino dell'azienda americana è stato indicato anche da Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmindustria, fermo restando la necessità dell'ok delle agenzie regolatorie del farmaco europea (EMA) e italiana (Aifa). Lo stesso Scaccabarozzi ha detto che entro la fine dell'anno dovrebbero essere consegnate all'Italia 27 milioni di dosi del vaccino anti Covid J&J delle 200 milioni ordinate dalla Commissione europea.
Il presidente di Farmindustria ha parlato anche della possibilità di produrre i vaccini in Italia: "a fine anno potremmo immaginare di avere una produzione italiana o quantomeno una partecipazione alla produzione anche da parte italiana perché questa è stata una corsa di collaborazione scientifica già nella ricerca mondiale".
Negli Usa, nel fine settimana è arrivato il via libera della Food and Drug Administration (FDA) all'uso in emergenza del vaccino monodose della Johnson&Johnson. È il terzo vaccino approvato negli Stati Uniti dopo quelli di Pfizer-BioNTech e di Moderna. La J&J ha promesso di fornire agli Stati Uniti 100 milioni di dosi del suo vaccino entro la fine di giugno. Queste si aggiungeranno alle 600 milioni di dosi su cui si sono impegnate Pfizer-BioNTech e Moderna entro la fine di luglio. Nel complesso ci sarebbero quindi abbastanza dosi per coprire ogni americano adulto. Il vaccino Johnson&Johnson ha dimostrato di avere nella sperimentazione clinica negli Usa un'efficacia del 72%.
(Foto: EPA/Biontech) Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero