(Teleborsa) - UniCredit e i sindacati italiani siglano l'accordo per il piano strategico del Team 23 che prevede l'uscita di 5.200 dipendenti nei prossimi 4 anni e l'assunzione di...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Lo rende noto il Gruppo, specificando che ai dipendenti in uscita sara` offerto un piano di prepensionamenti volontari con accesso al Fondo di Solidarieta` di settore, mentre altri 800 dipendenti saranno riqualificati e adibiti a nuovi ruoli professionali.
Con l'accordo UniCredit si impegna ad assumere 2.600 persone nei prossimi quattro anni per garantire un turnover generazionale e un aumento delle competenze digitali della forza lavoro. Inoltre, 900 apprendistati saranno confermati in contratti di lavoro a tempo indeterminato.
UniCredit ha poi confermato il rafforzamento e la creazione di due Poli nel Sud Italia, in Sicilia e Campania, per l'accentramento di attivita` di back office e di gestione della clientela.
A ciò si aggiungono le iniziative per migliorare il Work Life Balance dei propri dipendenti attraverso, ad esempio, l'introduzione di un congedo di paternita` retribuito di 10 giorni e l'aumento progressivo dell'importo del buono pasto.
Il contributo al fondo pensione aumentera` al 4% per gli apprendisti durante i primi tre anni di lavoro. Inoltre, le attuali polizze assicurative sulla salute e sulla vita vengono confermate in modo strutturale.
È stata inoltre introdotta una nuova copertura assicurativa in caso di premorienza per proteggere i dipendenti che hanno sottoscritto un mutuo.
Il Gruppo ha infine concordato un premio collettivo di produttivita` annuale di 1.430 euro a Conto Welfare (880 euro in forma monetaria), con un aumento medio del 10% su base annua, riconoscendo in tal modo il contributo dei dipendenti italiani alla produttivita` e alla redditivita` nel 2019. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero