Turismo enogastronomico, 2018 da record: spesi 30 miliardi

Turismo enogastronomico, 2018 da record: spesi 30 miliardi
(Teleborsa) - Sono sempre di più i turisti italiani e stranieri che scelgono il Belpaese come meta delle vacanze anche per i primati enogastronomici: la spesa turistica a tavola...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
(Teleborsa) - Sono sempre di più i turisti italiani e stranieri che scelgono il Belpaese come meta delle vacanze anche per i primati enogastronomici: la spesa turistica a tavola che nel 2018 registra un record con un impatto economico che supera per la prima volta i 30 miliardi di euro su base annua. E' il bilancio dell'anno appena concluso tracciato dal Coldiretti in occasione di Matera 2019, Capitale europea della cultura, importante traino per il turismo in Italia.



L'alimentazione è diventata la principale voce del budget turistico con oltre 1/3 della spesa di italiani e stranieri in vacanza in Italia nel 2018 che è stato destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche. Negli ultimi dieci anni si è verificata una vera esplosione in Italia della spesa turistica per la tavola che è balzata del 40% dal 2008 ad oggi, nonostante gli anni di crisi che hanno colpito l'economia mondiale.


Si tratta di un risultato che dimostra l'immenso valore storico e culturale del patrimonio enogastronomico nazionale che è diffuso su tutto il territorio e dalla cui valorizzazione dipendono molte delle opportunità di sviluppo economico ed occupazionale. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero