(Teleborsa) - La Cina sorpassa gli USA come numero di straricchi, nonostante il conflitto commerciale in atto con gli USA ed il persistente rallentamento della crescita economica....
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
E' quanto emerge da uno studio di Credit Suisse Research Institute, il Global Wealth Report 2019, che segnala una crescita della ricchezza mondiale del 2,6% a 360 mila miliardi di dollari ed un pari aumento della ricchezza per adulto dell'1,2% a 70.850 dollari. Stati Uniti e Cina sono in cima alla classifica con incrementi di 3.800 miliardi i primi e 1.900 miliardi la seconda. Ma si difende anche l'Europa con una crescita di 1.100 miliardi.
Il numero di milionari nel mondo è aumentato di 1,1 milioni di persone dal 2018, raggiungendo quota 46,8 milioni a metà 2019, con una ricchezza complessiva di oltre 158 mila miliardi pari al 44% della ricchezza globale.. Gli USA hanno contribuito a questo aumento per oltre il 50% (675 mila milionari in più). Dal lato opposto l'Australia che ha perso 124 mila milionari.
Se poi si guarda ai Paperoni veri e propri, cioé coloro che hanno un patrimonio di almeno 109 mila dollari e rappresentano il 10% più ricco nel mondo, sono i Cinesi a conquistare la vetta, appunto, con 100 milioni di super-ricchi. Ad un passo gli Stati Uniti, mentre l'Europa resta indietro.
Il rapporto mette in evidenza anche le disuguaglianze: il 50% meno abbiente possiede meno dell'1% della ricchezza globale, mentre la fascia del 10% più ricco possiede l'82%. Ma soprattutto, l'1% dei più ricchi (936 mila dollari in asset almeno) ha il controllo di quasi la metà di tutti gli asset nel mondo.
La ricchezza femminile e` aumentata rispetto a quella degli uomini nella maggior parte dei paesi, grazie a una maggiore partecipazione al mercato del lavoro e ad una divisione piu` equa del patrimonio.
La generazione dei Millennial invece è il gruppo più svantaggiato, non solo a causa della crisi finanziaria e della recessione, ma anche per le scarse prospettive di lavoro, per gli elevati prezzi delle abitazioni, per i bassi redditi e tassi d'interesse ai minimi, che non consentono di accumulare ricchezza. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero