Privacy, Facebook: patteggiamento da 5 miliardi di dollari con Autorità Usa

Privacy, Facebook: patteggiamento da 5 miliardi di dollari con Autorità Usa
(Teleborsa) - La Federal Trade Commission annuncerà nei prossimi giorni il maxi patteggiamento con Facebook, che include fra l'altro una sanzione da 5 miliardi di dollari, per le...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
(Teleborsa) - La Federal Trade Commission annuncerà nei prossimi giorni il maxi patteggiamento con Facebook, che include fra l'altro una sanzione da 5 miliardi di dollari, per le sue pratiche sulla privacy.


Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti, secondo le quali l'annuncio potrebbe arrivare mercoledì prima della pubblicazione della trimestrale di Facebook, attesa nella stessa giornata dopo la chiusura di Wall Street.

Secondo il WSJ, il patteggiamento prevede anche la creazione di un nuovo Comitato preposto alla supervisione per la tutela della privacy.

LO SCANDALO CAMBRIDGE ANALYTICA - L'inchiesta delle autorità risale al marzo 2018, dopo lo scoppio dello scandalo di Cambridge Analytica, la società accusata di aver "impropriamente condiviso", grazie a Facebook, i dati di 87 milioni di utenti del social network. Dati usati per lo più a scopi politici ai tempi in cui l'azienda (guidata in quel momento da Steve Bannon, stratega di Trump), lavorava per la campagna del Tycoon.

Cinque miliardi di dollari
corrispondono al 9% dei ricavi totali di Facebook per l'anno 2018. La società di Menlo Park ne ha già accantonati tre.

Si tratta della sanzione più alta mai comminata dall'ente americano a un'azienda hi-tech, che fa letteralmente impallidire quella elevata a Google nel 2012 - sempre in tema di violazione della privacy - pari a 22 milioni di dollari.

Lo scandalo "datagate"
è stato un vero e proprio polverone che ha investito la società di Zuckerberg mostrando tutta la fragilità del sistema privacy e accendendo i riflettori sulla necessità di correre ai ripari e mettere in campo contromisure adeguate per tutelare gli utenti.

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero