Pil, accelera nel secondo trimestre e batte le attese: +4,6% la crescita annuale

Pil, accelera nel secondo trimestre e batte le attese: +4,6% la crescita annuale
Nel secondo trimestre del 2022 l'Istat stima che il prodotto interno lordo sia aumentato dell'1% rispetto al trimestre precedente e del 4,6% su base annua. Lo si...

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Nel secondo trimestre del 2022 l'Istat stima che il prodotto interno lordo sia aumentato dell'1% rispetto al trimestre precedente e del 4,6% su base annua. Lo si legge nella stima preliminare diffusa dall'Istituto di statistica. Nel primo trimestre dell'anno il Pil aveva registrato un aumento dello 0,1%. 

La previsione sull'anno migliora quindi rispetto al +2,6% stimato a fine maggio sulla base dell'andamento del primo trimestre (+0,1%). Si tratta di dati migliori di quelli attesi che prevedevano un +0,3% su base trimestrale mentre sull'anno era attesa una stima del +3,7%. Un miglioramento rispetto le attese che è stato riscontrato anche a livello europeo dove anche le stime di crescita del Pil di Francia, Spagna e Germania risulta essere migliore delle previsioni degli scorsi mesi.

"La fase espansiva del Pil prosegue pertanto per il sesto trimestre consecutivo, in accelerazione rispetto al primo trimestre dell'anno, quando la crescita era risultata lievemente positiva", spiega l'Istat in un commento. "Come sempre, si rimarca la natura provvisoria di questa stima, che riflette dal lato della produzione un calo dell'agricoltura e una crescita sia nell'industria sia nei servizi. Un contributo positivo alla crescita - ha ricordato l'Istat - è derivato dalla componente nazionale, mentre la componente estera netta ha generato un apporto negativo".



L'Istat ha calcolato inoltre che a luglio l'inflazione tendenziale ha ripiegato invece di un decimo di punto percentuale dal record di giugno (+8,0%) a +7,9%, mentre l'indice dei prezzi al consumo registra un aumento dello 0,4% su base mensile. A influire sul rallentamento il calo dei beni energetici (da +48,7% di giugno a +42,9%) grazie soprattutto ai beni energetici regolamentati (da +64,3% a +47,8%) e solo in minima misura dagli energetici non regolamentati (da +39,9% a +39,8%). L'"inflazione di fondo", al netto di energetici e alimentari freschi, accelera da +3,8% a +4,1% e quella al netto dei soli energetici da +4,2 a +4,7%. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero