Il ministro dell'Economia Giovanni Tria è «sicuro» che con Bruxelles sarà trovato l'accordo sullo squilibrio dei conti, così come è...
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Mini-Bot e Ue, scontro nel governo: la mossa che allarma Conte
Dopo, «proveremo a dimostrare che il nostro programma le rispetta. Dobbiamo discutere su come misurare alcuni indicatori e questa è la situazione». Sul deficit, invece, «andremo sotto intorno al 2,2-2,1%», ha rilevato ancora, ricordando che «le aspettative sono quelle scritte nel Def». In altri termini, il messaggio è che il quadro tracciato è in linea col percorso concordato con l'Ue e potrà essere rispettato senza alcuna manovra correttiva, usando i risparmi di reddito di cittadinanza e di quota 100, nonché tutti quelli generati da altre voci, come i dividendi. Sui minibot, suggeriti dalla Lega per saldare i debiti arretrati della pubblica amministrazione, la questione per il ministro è chiusa, malgrado i commenti al rilancio delle forze che sostengono l'esecutivo. «Non credo che ci sia una discussione interessante perché abbiamo discusso di alcune opinioni, ma non è una questione principale che andremo a trattare a livello di governo», ha sottolineato.
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Nei bilaterali e negli incontri avuti al G20 sono stati trattati vari temi: ad esempio, l'economia globale col segretario al Tesoro americano Steven Mnuchin; di Ocse col suo segretario generale Angel Gurria; di un progetto specifico con Kristalina Georgieva, Ceo della Banca Mondiale. «Si tratta dell'apertura a Roma di un centro di ricerca che è finalizzato agli studi sulle migrazioni e l'Africa, e i temi collegati. Ne abbiamo abbiamo discusso e sta andando avanti», ha spiegato Tria. Coi leader europei, di Germania, Francia, Spagna e Olanda, invece, c'è stato un giro di opinioni su diversi argomenti in discussione: l'Esm, il bilancio dell'eurozona e i preparativi in vista dell'Ecofin del Lussemburgo. E poi il commissario Ue agli Affari economici e monetari, Pierre Moscovici. Un incontro definito costruttivo, parte di un percorso di confronto. «Ho avvertito veramente che il ministro Tria è conscio di quello che deve fare», ha commentato Moscovici, per quello che appare un assist sul ministro attaccato da Roma per le sue frasi sui minibot. Moscovici, che si è detto convinto che il processo sarà completo prima della decadenza dell'attuale commissione, ha detto di vedere «un ampio supporto all'approccio seguito».
A Fukuoka s'è «discusso di tutto tranne che di Italia: s'è parlato di problemi globali che riguardano l'andamento economico», ha assicurato Tria, in risposta a una domanda specifica. «Si è parlato di molti rischi, dalla hard Brexit ai rischi geopolitici, ma nessuno ha menzionato l'Italia», ha ribattuto da parte sua il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, presente con Tria a un breve incontro coi media. «Si è parlato di questioni strutturali, più che congiunturali.
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Il Messaggero