C'è l'accordo sul rinnovo del contratto dei metalmeccanici e stavolta siglano tutti, comprese le tute blu della Cgil, la cui firma mancava da otto anni. Le parti...
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Si è chiusa così una trattativa che è andata avanti per oltre un anno, tra avvicinamenti e strappi, non sono mancati gli scioperi, fino a quando con una trattativa ad oltranza non si è arrivati al testo. Un risultato che viene commentato anche dal premier Matteo Renzi. «Un passo avanti importante», lo definisce, inviando «un grande abbraccio» a sindacati e associazioni. «Bravi tutti». Il leader della Fiom, Maurizio Landini, parla di «ritrovata unità dei lavoratori». Il numero uno della Uilm, Rocco Palombella, si rivolge a chi credeva morto il contratto nazionale: è stato rilanciato come «elemento portante». Il segretario generale della Fim Cisl, Marco Bentivogli, definisce la sigla «storica». Sulla stessa linea il presidente di Federmeccanica, Fabio Storchi, che sottolinea il «punto di svolta nelle relazioni industriali». E non a caso il capo della Confindustria, Vincenzo Boccia, nell'intesa vede una spinta «verso un modello che è di collaborazione per la competitività interna alle fabbriche» e un passaggio che «sicuramente aiuterà» il confronto sul rinnovo del modello contrattuale. Per il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, la chiave è «l'unità di intenti fra i sindacati».
Soddisfazione anche dalla leader della Cisl, Annamaria Furlan, che guarda ora alla P.a: «speriamo che la prossima settimana si possa trovare anche una positiva convergenza».
Il Messaggero