​Ita-Lufthansa, oggi la firma finale dell’accordo. Ai tedeschi il 41% della compagnia tricolore per 325 milioni. Fiumicino hub di riferimento

Al Tesoro l’ultima parola sulle scelte strategiche.

Ita-Lufthansa, oggi la firma finale dell’accordo. Ai tedeschi il 41% della compagnia tricolore per 325 milioni. Fiumicino hub di riferimento
E’ il d-day per Ita. Con la tanto attesa firma ufficiale dell’accordo con Lufthansa. L’appuntamento è per questo pomeriggio quando verrà messo il...

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E’ il d-day per Ita. Con la tanto attesa firma ufficiale dell’accordo con Lufthansa. L’appuntamento è per questo pomeriggio quando verrà messo il timbro finale all’operazione.

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​Ita-Lufthansa, oggi la firma finale dell’accordo

Un matrimonio - ha spiegato circa una settimana fa il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti anticipando la chiusura dell'operazione- che apre il mercato di Ita Airways e le consente di sopravvivere e quindi di crescere entrando in un grande network internazionale. Le nozze - annunciate il 25 maggio con tanto di foto ufficiale tra Giorgetti e il ceo di Lufthansa Carsten Sphor - diventano realtà con la sigla formale dell’intesa dopo una lunga messa a punto dei legali. 


I TEMPI
Attese da cinque mesi le nozze sono un punto a favore del governo e del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti che le ha fortemente volute. Un passaggio non banale e non scontato perché i tedeschi hanno trattato a lungo - soprattutto sul prezzo - ma alla fine hanno accettato il percorso tracciato dal Tesoro. Percorso che prevede, oltre all’aumento di capitale da 325 milioni riservato a Lufthansa per avere il 41% di Ita, anche il fatto che l’investimento sia finalizzato allo sviluppo della compagnia tricolore. All’interno dell’accordo il Mef (che avrà il 59%) si è impegnato a sua volta in un aumento di capitale di 250 milioni e ha concordato, insieme a Lufthansa, delle opzioni per consentire in un momento successivo «una potenziale acquisizione delle azioni rimanenti da parte del vettore tedesco». Il Tesoro avrà l’ultima parola sulle scelte strategiche, mentre i tedeschi avranno la guida operativa con l’obiettivo di portare in utile il vettore in un paio d’anni.

L'OPERAZIONE
Con questa operazione il governo scioglie un nodo che da trent’anni condizionava il mercato del trasporto aereo in Italia. «Siamo convinti -  è il ragionamento di Giorgetti - che questa decisione consentirà al mercato dell’aviazione di svilupparsi nell’interesse dell’Italia».  A fine 2027 - dice sempre il Mef - Ita avrà 94 aeromobili rispetto ai 71 attuali. L’organico, per il quale è prevista quest’anno una crescita fino a 4.300 dipendenti per effetto delle 1.200 assunzioni in corso di finalizzazione, salirà a oltre 5.500 unità. Condiviso con il colosso di Francoforte il piano industriale della compagnia tricolore che prevede una crescita dei ricavi di 2,5 miliardi quest’anno e 4,1 miliardi nel 2027. 


Il riposizionamento strategico di Ita all’interno dell’alleanza consentirà di rafforzare maggiormente il traffico dell’hub di Fiumicino, che avrà un ruolo centrale nel modello del gruppo Lufthansa. Anche perché gli scali tedeschi sono vicini alla saturazione. Al Tesoro si sottolinea che «Ita continuerà ad essere la compagnia aerea di riferimento del Paese e a rappresentare con orgoglio l’Italia nel mondo, garantendo collegamenti all’interno del Paese e con il resto del mondo, supportando lo sviluppo dei flussi turistici e di business ».
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Il Messaggero