Generali, patto consultazione al 12,3% con entrata Fondazione Crt

Generali, patto consultazione al 12,3% con entrata Fondazione Crt
(Teleborsa) - Il Patto di consultazione su Generali stretto da Francesco Gaetano Caltagirone e Leonardo Del Vecchio si allarga. Nel weekend è infatti arrivata l'adesione di...

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(Teleborsa) - Il Patto di consultazione su Generali stretto da Francesco Gaetano Caltagirone e Leonardo Del Vecchio si allarga. Nel weekend è infatti arrivata l'adesione di Fondazione Crt (Cassa di Risparmio di Torino), che porta l'accordo parasociale al 12,334% del capitale di Generali e si avvicina al 12,9% in mano a Mediobanca, storico azionista di riferimento del Leone. L'ente torinese presieduto da Giovanni Quaglia ha apportato al patto tutte le proprie 19.482.665 azioni di Assicurazioni Generali, pari al 1,232% del capitale.


"Aderiamo al patto per partecipare attivamente al piano industriale e all'elaborazione di una politica di maggiore sviluppo e creazione di valore del gruppo", ha detto Quaglia all'ANSA. "La nostra idea è di costruire, non di distruggere", ha aggiunto. Quanto al ruolo che la Fondazione Crt avrà nel patto Quaglia si è limitato a dire: "Lo vedremo".

Il Patto di consultazione è lo strumento che i due maggiori soci privati di Generali - Caltagirone e Del Vecchio - hanno scelto per ingaggiare la battaglia in vista del rinnovo del CdA alla prossima assemblea di aprile. I due potrebbero decidere di presentare una propria lista, che si aggiungerebbe a quella del board e a quella dei fondi.

Va ricordato che le Parti aderenti al Patto si sono impegnate a tenersi reciprocamente informate in merito a eventuali acquisti di azioni di Generali e a fare tutto quanto necessario affinché non sorga l'obbligo di lanciare un'offerta pubblica di acquisto (OPA) sul Leone di Trieste. Se tali obblighi dovessero sorgere in violazione del Patto, "è convenuto che le Parti si tengano reciprocamente manlevate ed indenni da qualsiasi danno sofferto a causa del sorgere di tali obblighi". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero