doValue, nuovi contratti di servicing per 5,2 miliardi da inizio 2021

doValue, nuovi contratti di servicing per 5,2 miliardi da inizio 2021
(Teleborsa) - DoValue, società quotata sull'MTA e attiva nella gestione e nel recupero di crediti deteriorati, si è aggiudicata nuovi contratti di servicing per circa 5,2...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
(Teleborsa) - DoValue, società quotata sull'MTA e attiva nella gestione e nel recupero di crediti deteriorati, si è aggiudicata nuovi contratti di servicing per circa 5,2 miliardi di euro di Gross Book Value dall'inizio del 2021. I contratti - che non includono Project Frontier - verranno finalizzati entro la fine del 2021 e il relativo onboarding verrà completato nei primi mesi del 2022.


I nuovi contratti di servicing, spiega la società in una nota, derivano da banche italiane per circa 3,8 miliardi di euro e da banche spagnole per circa 1,4 miliardi di euro. In particolare, doValue si è aggiudicata nuovi contratti di servicing su 4 delle 7 cartolarizzazioni con schema GACS avviate in Italia dall'inizio del 2021, raggiungendo una quota di mercato di circa il 75% del nuovo business assegnato a servicer terzi.

I nuovi contratti dovrebbero permettere a doValue di raggiungere, e possibilmente superare, il target di 7-9 miliardi di euro di flussi da nuovi clienti per il 2021. Le operazioni portate a termine, sottolinea la società, indicano anche come le banche continuino a cartolarizzare e cedere portafogli sul mercato, nonostante le diverse ondate di moratorie.

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero