(Teleborsa) - Prosegue la guerra dei dazi tra Washington e Pechino che si gioca su più fronti, anche quello dialettico, con la Cina che accusa gli Stati Uniti di "puro terrorismo...
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Nel briefing sulla visita del Presidente Xi Jinping in Russia, dal 5 al 7 giugno, il Vice Ministro degli Esteri, Zhang Hanhui, ha espresso pesanti valutazioni sul duro contenzioso in corso ormai da mesi tra i due Paesi.
"Siamo contrari - ha affermato - alla guerra commerciale, ma non ne abbiamo paura: questa istigazione premeditata di un conflitto commerciale è puro terrorismo economico, omicidio economico e bullismo economico".
L'ALLARME DEL FMI - Sulla guerra dei dazi che va avanti ormai da tempo, nei giorni scorsi è intervenuto anche il Fondo Monetario Internazionale che ha lanciato l'allarme.
"Una guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina può mettere a rischio la crescita mondiale del 2019", dice il FMI puntando i riflettori sui possibili scenari futuri, ovviamente negativi.
Secondo gli esperti, "a livello globale" gli ulteriori dazi annunciati da Usa e Cina "sottrarranno circa un terzo di punto percentuale di Pil nel breve termine,la metà del quale legato alla sfiducia delle aziende e dei mercati. Questi effetti si vanno ad aggiungere a quelli dei dazi attuati nel 2018". In questo scontro, "un ulteriore aumento dei dazi sarà probabilmente scaricato sui consumatori". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero