Un esordio più rovinoso non poteva rivelarsi quello di Christine Lagarde, presidente della Bce, alla sua prima vera prova del fuoco. Ieri, durante la tradizionale...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Così ieri Piazza Affari ha vissuto uno dei sell-off più massicci di sempre, lasciando sul terreno poco meno del 17% che, sommato alle perdite delle altre tre sedute della settimana, diventa il 28%. Va peraltro segnalato che quella di ieri è la più grave perdita che sia mai stata registrata da Piazza Affari negli ultimi 80 anni. Peggiore persino del Black Monday del 19 ottobre 1987, quando il listino italiano - in sintonia con il crollo di Wall Street che a fine giornata contabilizzò un -23% - cedette nel dopo Borsa il 15%.
Ancor più grave è che parte non modesta di questa perdita è dovuta a un errore di comunicazione del governatore della Banca centrale europea.
Quanto alla domanda sul che fare adesso che oggi sicuramente si pongono molti risparmiatori titolari di azioni, vale il ragionamento di chi in Borsa ha visto tante cadute e tante riprese: guai cedere al panico, perché nel medio periodo i prezzi si rivedono sempre se l’azienda è solida, mentre una vendita guidata dall’ansia potrebbe generare perdite non più recuperabili. I crolli sono una fenomeno naturale del mercato, come lo sono i rialzi. Nessuno, la sera del Black Monday nell’ottobre 1987 avrebbe pensato che di lì a otto mesi Wall Street sarebbe tornata a correre più aggressiva di prima, avendo richiuso tutte le ferite: invece è accaduto. Come tante altre volte.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero