Cina punta dito contro le criptovalute, illegali tutte le transazioni

Cina punta dito contro le criptovalute, illegali tutte le transazioni
(Teleborsa) - La banca centrale cinese rinnova la sua contrarietà nei confronti delle criptovalute definendo "illegali" le transazioni adottate con le valute digitali ed invita...

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(Teleborsa) - La banca centrale cinese rinnova la sua contrarietà nei confronti delle criptovalute definendo "illegali" le transazioni adottate con le valute digitali ed invita pertanto a bloccarle e vietarle.


Il pugno duro della People's Bank of China non è nuovo. Già lo scorso maggio la Pboc aveva bloccato il mining delle criptovalute provocando ribassi a raffica sul mercato.

Anche stavolta le dichiarazioni della banca centrale cinese mettono sotto pressione le quotazioni delle criptovalute: il Bitcoin sta lasciando sul campo il 3,62% a 42.367,8 dollari, mentre Ethereum cede il 7,44% a 2.880,08 dollari.
Si tratta dell'ennesimo colpo per il mercato delle criptovalute dopo la caduta libera dei giorni scorsi sulla possibile stretta normativa statunitense. A pesare è anche la prospettiva che la Federal Reserve inizi il tanto temuto tapering, ovvero il ritorno ad una condizione di normalità monetaria dopo un periodo di sostegno da parte della Banca centrale USA, riducendo quindi la liquidità sul mercato.

Sul declino delle criptovalute incide, inoltre, la prospettiva di una intensificazione della regolamentazione delle stablecoin, ovvero le criptovalute il cui prezzo è progettato per essere ancorato a un asset tradizionale sottostante (come il dollaro o l'euro). Il Financial Stability Oversight Council (agenzia USA creata dopo la crisi finanziaria del 2008) potrebbe designarle come "sistematicamente rischiose", secondo un'indiscrezione del New York Times.



(Foto: © traviswolfe / 123RF) Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero